Per l’ottavo anno consecutivo AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio) e i suoi associati, da sempre sensibili alle tematiche sociali e alle iniziative benefiche, rinnovano il sostegno alla ricerca sul cancro di Fondazione Airc. Prodotto made in Italy al 100%, le margherite saranno disponibili presso Azienda Agricola Fratelli Zanet a Prato Sesia e Azienda Floricola Donetti a Romagnano Sesia.
La “Margherita per AIRC” nasce nella Riviera Ligure di Ponente, in particolare nella Piana di Albenga, dove ogni anno vengono prodotti circa 10 milioni di vasi di questo splendido fiore. La margherita è garantita da FDAI – Filiera Agricola Italiana Spa e nei centri di giardinaggio aderenti sarà contrassegnata da un’etichetta firmata FDAI e AICG.
Ogni pianta di Margherita recherà un’etichetta “parlante” con QR code, grazie al quale sarà possibile accedere a una serie di contenuti speciali: testi, video e immagini per scoprire più nel dettaglio il progetto, le caratteristiche e le informazioni sulla coltura e sulla manutenzione della margherita, oltre alle informazioni su Aicg, AIRC e il progetto di ricerca finanziato in questi anni.
Sono numerosi in tutta Italia i centri giardinaggio associati ad AICG (l’elenco completo si trova sul sito www.aicg.it) dove si potranno acquistare le piante di margherita solidale al prezzo di 4,50 euro: per ogni margherita venduta, 1,50 euro sarà devoluto ad AIRC per sostenere una nuova borsa di studio istituita anche grazie all’impegno di AICG.
L’iniziativa “Margherita per AIRC” ha permesso di finanziare alcuni dei migliori giovani talenti della ricerca. Solo negli ultimi anni è stata istituita una borsa di studio triennale (2017-2019) sui meccanismi biologici alla base della leucemia e quindi, con i fondi raccolti nel 2020, è stata sostenuta la prima annualità per una nuova borsa di studio assegnata alla dottoressa Arghavanifard Negar, da gennaio al lavoro presso IFOM – Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano con un progetto di ricerca sui percorsi molecolari condivisi dalle cellule tumorali e da quelle della placenta.
I fondi raccolti quest’anno consentiranno di finanziare la seconda annualità della borsa di studio della dottoressa Negar, garantendo continuità al suo lavoro.