Anffas, Natale per ritornare a offrire incontri e autonomia ai ragazzi disabili

Ecco "Un Natale InsuperAbile", progetto comune di Anffas onlus Borgomenero e Anffas onlus Novara. Lo scopo: sostegno a occasioni di incontro, percorsi di autonomia dalle famiglie e momenti di svago dopo i gravi disagi imposti dalla pandemia. Un appello a tutti: per aiutare ci sono le STARTbox dei ciccolatieri Marc di Oleggio

Dopo quasi due anni di pandemia il prossimo Natale possa essere occasione per ridare una vita di relazioni e di autonomia alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. È la proposta di Anffas onlus Borgomanero e Anffas onlus Novara che si sono messe insieme per promuovere un progetto di sperimentazione che permetta a persone con disabilità di ritornare a incontrarsi, ritrovarsi con altri, partecipare a eventi di svago o di cultura, rimettersi alla prova con nuove abiliità, magari già acquisite nel tempo e poi forzatamente abbandonate con le restrizioni per il Covid.

È il progetto “Un Natale InsuperAbile”, presentato questa mattina a Novara ed avviato con i saluti ed il plauso del sindaco del capoluogo, Alessandro Canelli e dell’assessore alla cultura del Comune di Borgomanero, Francesco Valsesia.

«Abbiamo molto riflettuto e condiviso sulla possibilità di mettere in comune esperienze, competenze e risorse per creare progetti in cui i servizi, con l’apporto del volontariato, possono proporre azioni che trasformano e migliorano la vita delle persone di cui ci prendiamo cura» ha spiegato Laura Lazzarotto, direttrice di entrambe le onlus. Si tratta di superare il difficile periodo della pandemia, che ha fatto soffrire le persone fragili più degli altri, interrompendo contatti e relazioni. Ora la prospettiva è di rete per operare insieme, a partire da alcuni aspetti. «Ci siamo detti: iniziamo dalle abilità – ha proseguito Lazzarotto – percorsi di tempo non strutturato, momenti di svago, per far stare più vicine queste persone, che sono ragazzi e sono adulti».

«Noi vogliamo anche far cambiare punto di vista – ha aggiunto Sabina Bovio, presidente di Anffas onlus Novara – perché troppo spesso la disabilità viene associata ad immagini di sofferenza e si guarda solo a ciò che manca. Vogliamo invece mettere al centro la persona nella sua interezza, con fragilità e ricchezze, non pensando solo alla cura ma anche alla buona qualità della vita e alla realizzazione dei propri sogni e delle proprie aspirazioni».

«Venendo ho ascoltato il ministro Stefani che parlava della prossima introduzione della Disability Card – è quindi intervenuta Raffaella Cavallotti, vicepresidente dell’associazione di Borgomanero – e dico: finalmente! Certifica la condizione dei disabili e consentirà accesso agevolato a beni, luoghi e servizi, contribuendo a migliorarne la qualità di vita. Noi sottolineiamo la necessità di progetti di inclusione e poi va data attenzione alle famiglie che in questi mesi di Covid si sono trovate nel disagio e isolate, mentre è importante condividere esperienze». Cavallotti ha anche portato la propria testimonianza come mamma di Luca, il ragazzo che con Simona è testimonial di “Un Natale InsuperAbile”. «Non parla, ma con i gesti è capace di esprimere emozioni e la propria gioia, come quando il papà lo porta in giro in moto. Ma non può stare sempre e solo in famiglia ed esprime il desiderio di tornare alle attività con gli amici, alla loro compagnia, alle attività fuori casa».

L’AIUTO DI TUTTI PER LA RIPRESA

Nei mesi scorsi in Anffas si è lavorato per riaprire residenze e per riprendere l’attività all’esterno dei centri: fine settimane e gite, una pizza o il gelato fuori casa, per far sperimentare autonomia dalla famiglia ed essere nel mondo. Esperienze fondamentali per il benessere e la crescita delle persone più fragili.

Occasioni messe in atto con gli specialisti ma anche con il volontariato, perché la persona disabile ha bisogno di amici. Ma per attuarle in sicurezza e permettere a tutti di partecipare, è necessario creare piccoli gruppi, ottimizzare gli spazi, ma anche aumentare i trasporti e moltiplicare le occasioni.

Da qui l’appello a fare rete: per ampliare il progetto c’è bisogno di tutti, comprese aziende e donatori. Tuttavia “Un Natale InsuperAbile” vuole essere molto di più che una campagna di raccolta fondi, bensì occasione per partecipare alla costruzione di una nuova vita possibile per queste persone disabili.

Il modo proposto è “un dolce pensiero”: scegliere di acquistare una STARTbox della linea #ChePaciocco, “cofanetti che contengono una doppia esperienza, ossia l’energia del delizioso cioccolato di MARC, Maestri Artigiani Cioccolatieri di Oleggio, e la gioia del dono per consentire nuove occasioni di incontro e attività alle persone seguite dalle Anffas”.

Diverse le possibilità: STARTbox da 9 praline (15 euro), da 18 caramelle gelée (15 euro) o da 25 praline (25 euro), tutte rigorosamente illustrate ad hoc per Anffas. E chi non desidera ricevere la STARTbox puà comunque effettuare una libera donazione per il progetto. Tutti i partecipanti potranno poi concorrere all’estrazione di un week end per due persone da trascorrere al Mirtillo Rosso Family Hotel di Alagna Valsesia.

Informazioni per l’acquisto dei prodotti sul sito www.nataleinsuperabile.it oppure contattando Benedetta al 393.2536963.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Ecco “Un Natale InsuperAbile”, progetto comune di Anffas onlus Borgomenero e Anffas onlus Novara. Lo scopo: sostegno a occasioni di incontro, percorsi di autonomia dalle famiglie e momenti di svago dopo i gravi disagi imposti dalla pandemia. Un appello a tutti: per aiutare ci sono le STARTbox dei ciccolatieri Marc di Oleggio

Dopo quasi due anni di pandemia il prossimo Natale possa essere occasione per ridare una vita di relazioni e di autonomia alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. È la proposta di Anffas onlus Borgomanero e Anffas onlus Novara che si sono messe insieme per promuovere un progetto di sperimentazione che permetta a persone con disabilità di ritornare a incontrarsi, ritrovarsi con altri, partecipare a eventi di svago o di cultura, rimettersi alla prova con nuove abiliità, magari già acquisite nel tempo e poi forzatamente abbandonate con le restrizioni per il Covid.

È il progetto “Un Natale InsuperAbile”, presentato questa mattina a Novara ed avviato con i saluti ed il plauso del sindaco del capoluogo, Alessandro Canelli e dell’assessore alla cultura del Comune di Borgomanero, Francesco Valsesia.

«Abbiamo molto riflettuto e condiviso sulla possibilità di mettere in comune esperienze, competenze e risorse per creare progetti in cui i servizi, con l’apporto del volontariato, possono proporre azioni che trasformano e migliorano la vita delle persone di cui ci prendiamo cura» ha spiegato Laura Lazzarotto, direttrice di entrambe le onlus. Si tratta di superare il difficile periodo della pandemia, che ha fatto soffrire le persone fragili più degli altri, interrompendo contatti e relazioni. Ora la prospettiva è di rete per operare insieme, a partire da alcuni aspetti. «Ci siamo detti: iniziamo dalle abilità - ha proseguito Lazzarotto - percorsi di tempo non strutturato, momenti di svago, per far stare più vicine queste persone, che sono ragazzi e sono adulti».

«Noi vogliamo anche far cambiare punto di vista - ha aggiunto Sabina Bovio, presidente di Anffas onlus Novara - perché troppo spesso la disabilità viene associata ad immagini di sofferenza e si guarda solo a ciò che manca. Vogliamo invece mettere al centro la persona nella sua interezza, con fragilità e ricchezze, non pensando solo alla cura ma anche alla buona qualità della vita e alla realizzazione dei propri sogni e delle proprie aspirazioni».

«Venendo ho ascoltato il ministro Stefani che parlava della prossima introduzione della Disability Card - è quindi intervenuta Raffaella Cavallotti, vicepresidente dell’associazione di Borgomanero - e dico: finalmente! Certifica la condizione dei disabili e consentirà accesso agevolato a beni, luoghi e servizi, contribuendo a migliorarne la qualità di vita. Noi sottolineiamo la necessità di progetti di inclusione e poi va data attenzione alle famiglie che in questi mesi di Covid si sono trovate nel disagio e isolate, mentre è importante condividere esperienze». Cavallotti ha anche portato la propria testimonianza come mamma di Luca, il ragazzo che con Simona è testimonial di “Un Natale InsuperAbile”. «Non parla, ma con i gesti è capace di esprimere emozioni e la propria gioia, come quando il papà lo porta in giro in moto. Ma non può stare sempre e solo in famiglia ed esprime il desiderio di tornare alle attività con gli amici, alla loro compagnia, alle attività fuori casa».

L’AIUTO DI TUTTI PER LA RIPRESA

Nei mesi scorsi in Anffas si è lavorato per riaprire residenze e per riprendere l’attività all’esterno dei centri: fine settimane e gite, una pizza o il gelato fuori casa, per far sperimentare autonomia dalla famiglia ed essere nel mondo. Esperienze fondamentali per il benessere e la crescita delle persone più fragili.

Occasioni messe in atto con gli specialisti ma anche con il volontariato, perché la persona disabile ha bisogno di amici. Ma per attuarle in sicurezza e permettere a tutti di partecipare, è necessario creare piccoli gruppi, ottimizzare gli spazi, ma anche aumentare i trasporti e moltiplicare le occasioni.

Da qui l’appello a fare rete: per ampliare il progetto c’è bisogno di tutti, comprese aziende e donatori. Tuttavia “Un Natale InsuperAbile” vuole essere molto di più che una campagna di raccolta fondi, bensì occasione per partecipare alla costruzione di una nuova vita possibile per queste persone disabili.

Il modo proposto è “un dolce pensiero”: scegliere di acquistare una STARTbox della linea #ChePaciocco, “cofanetti che contengono una doppia esperienza, ossia l’energia del delizioso cioccolato di MARC, Maestri Artigiani Cioccolatieri di Oleggio, e la gioia del dono per consentire nuove occasioni di incontro e attività alle persone seguite dalle Anffas”.

Diverse le possibilità: STARTbox da 9 praline (15 euro), da 18 caramelle gelée (15 euro) o da 25 praline (25 euro), tutte rigorosamente illustrate ad hoc per Anffas. E chi non desidera ricevere la STARTbox puà comunque effettuare una libera donazione per il progetto. Tutti i partecipanti potranno poi concorrere all’estrazione di un week end per due persone da trascorrere al Mirtillo Rosso Family Hotel di Alagna Valsesia.

Informazioni per l’acquisto dei prodotti sul sito www.nataleinsuperabile.it oppure contattando Benedetta al 393.2536963.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.