Arriva il Super green pass: per il settore della ristorazione «è un incentivo a vaccinarsi»

Sartoretti di Fipe Confcommercio e Minicucci di Confesercenti hanno analizzato il testo del nuovo decreto: «Preoccupazione per un possibile calo dell'attività, ma siamo pronti a lavorare in sicurezza, nell'interesse di tutti»

Super green pass in arrivo. Da lunedì 6 dicembre e sino al 15 gennaio del prossimo anno entrerà in vigore il cosiddetto “Passaporto verde rinforzato”, che spetterà ai vaccinati e ai guariti dal Covid 19, mentre contemporaneamente saranno introdotte restrizioni per i no-vax. Fra le principali novità introdotte, la possibilità unicamente ai possessori di poter accedere a teatri, cinema, sale da ballo, manifestazioni sportive e, soprattutto, locali come ristoranti al chiuso.


Proprio quest’ultima limitazione rappresenta uno dei tanti aspetti che finisce per interessare soprattutto il comparto della ristorazione, che si sta già adoperando nelle direzioni consigliate. Analizzando il testo il testo del provvedimento, secondo Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte, «non cambia molto, perché si finisce per agevolare chi si è vaccinato, anche con la terza dose, rispetto a chi usufruiva periodicamente del tampone».


«Sicuramente – ha aggiunto – questo provvedimento va nella direzione di arrivare finalmente a persuadere chi non si è ancora vaccinato a farlo. Il messaggio che si vuole trasmettere è questo. Perchè un vaccinato può sì contrarre il Covid, ma affrontare il decorso come una normale malattia senza subire un ricovero ospedaliero con tutte le conseguenze del caso che già abbiamo conosciuto. Il nostro obiettivo rimane quello di poter lavorare in e per la sicurezza dei nostri addetti e dei nostri clienti».


Luigi Minicucci di Confesercenti Novara e Vco, da sempre personalmente favorevole al vaccino, ha ammesso «che il provvedimento potrà certamente creare qualche malumore fra gli operatori del settore, ma è importante però riuscire a fare breccia in quella parte di popolazione ancora scettica. Da parte nostra contiamo sul senso di responsabilità delle nostre aziende e del personale interessato, che ha sempre rispettato le regole. Non dimentichiamoci che il vero obiettivo principale è sempre quello di riuscire a sconfiggere una volta per tutte il Covid», che Minicucci non esita a definire un’autentica “bestia”. Tenendo poi in considerazione gli aspetti puramente economici, «è innegabile che si potrà magari registrare un iniziale calo, ma la strada imboccata è quella giusta».

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Arriva il Super green pass: per il settore della ristorazione «è un incentivo a vaccinarsi»

Sartoretti di Fipe Confcommercio e Minicucci di Confesercenti hanno analizzato il testo del nuovo decreto: «Preoccupazione per un possibile calo dell’attività, ma siamo pronti a lavorare in sicurezza, nell’interesse di tutti»

Super green pass in arrivo. Da lunedì 6 dicembre e sino al 15 gennaio del prossimo anno entrerà in vigore il cosiddetto “Passaporto verde rinforzato”, che spetterà ai vaccinati e ai guariti dal Covid 19, mentre contemporaneamente saranno introdotte restrizioni per i no-vax. Fra le principali novità introdotte, la possibilità unicamente ai possessori di poter accedere a teatri, cinema, sale da ballo, manifestazioni sportive e, soprattutto, locali come ristoranti al chiuso.


Proprio quest’ultima limitazione rappresenta uno dei tanti aspetti che finisce per interessare soprattutto il comparto della ristorazione, che si sta già adoperando nelle direzioni consigliate. Analizzando il testo il testo del provvedimento, secondo Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte, «non cambia molto, perché si finisce per agevolare chi si è vaccinato, anche con la terza dose, rispetto a chi usufruiva periodicamente del tampone».


«Sicuramente – ha aggiunto – questo provvedimento va nella direzione di arrivare finalmente a persuadere chi non si è ancora vaccinato a farlo. Il messaggio che si vuole trasmettere è questo. Perchè un vaccinato può sì contrarre il Covid, ma affrontare il decorso come una normale malattia senza subire un ricovero ospedaliero con tutte le conseguenze del caso che già abbiamo conosciuto. Il nostro obiettivo rimane quello di poter lavorare in e per la sicurezza dei nostri addetti e dei nostri clienti».


Luigi Minicucci di Confesercenti Novara e Vco, da sempre personalmente favorevole al vaccino, ha ammesso «che il provvedimento potrà certamente creare qualche malumore fra gli operatori del settore, ma è importante però riuscire a fare breccia in quella parte di popolazione ancora scettica. Da parte nostra contiamo sul senso di responsabilità delle nostre aziende e del personale interessato, che ha sempre rispettato le regole. Non dimentichiamoci che il vero obiettivo principale è sempre quello di riuscire a sconfiggere una volta per tutte il Covid», che Minicucci non esita a definire un’autentica “bestia”. Tenendo poi in considerazione gli aspetti puramente economici, «è innegabile che si potrà magari registrare un iniziale calo, ma la strada imboccata è quella giusta».

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