La Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl di Novara, nell’ambito della comunicazione aumentativa alternative (CAA) ha messo a disposizione dei piccolo pazienti che accedono al servizio, libri scritti in simboli e attivato percorsi formative per il personale.
I testi sono scritti in simboli dove, accanto al testo, vengono collocati segni grafici che rappresentano visivamente il significato della parola stessa, si rivolgono a bambini con disabilità comunicativa per favorire il loro sviluppo della comunicazione e lo sviluppo relazionale e cognitivo. L’utilizzo di immagini e simboli può aumentare le possibilità di comunicazione e di partecipazione del bambino con bisogni comunicativi complessi; le immagini ed i simboli diventano i mediatori del significato della parola nei casi in cui questa non possa essere decodificata. Sono libri pensati e modificati da personale specializzato per poter essere sfogliati, guardati e letti in condivisione con l’adulto o in autonomia dal bambino e posossno essere utilizzati in terapia per migliorare le capacità comunicative del bambino e la comprensione verbale. Sono inoltre utili per condurre laboratori di lettura per favorire la partecipazione e l’inclusione sociale.
Non avere la possibilità di parlare, non significa non potere comunicare; la comunicazione aumentativa alternativa propone una modalità di strategie, strumenti e tecniche di comunicazione per tutte quelle persone che non che non possono esprimersi verbalmente a causa di patologie congenite o acquisite, tra cui paralisi cerebrali, sindromi genetiche , disabilità intellettive gravi, disturbi dello spettro autistico. Non sostituisce il linguaggio verbale, ma prevede contemporaneamente la presenza di un mezzo alternativo, tra questi, uno degli strumenti più conosciuti è il sistema di scrittura in simboli per sviluppare le abilità di comunicazione, che sono innanzitutto: il desiderio di comunicare, un oggetto da comunicare, la possibilità di comunicare e, infine, gli strumenti adatti per portare avanti la comunicazione. L’intervento di Comunicazione Aumentativa Alternativa prevede la presa incarico del bambino e della famiglia da parte di un professionista esperto all’interno di un’équipe multi-professionale in grado di individuare le priorità comunicative, i bisogni, le abilità e le difficoltà della persona. L’ esperto di CAA in collaborazione con la famiglia propone soluzioni personalizzate che prevedono strategie e forme di comunicazione aumentate con tabelle , libri in simboli , ausili tecnologici, accanto e come supporto alle modalità comunicative naturali.
«Nei bambini con bisogni comunicativi complessi e disturbi dello sviluppo l’intervento di Comunicazione Aumentativa Alternativa non inibisce un eventuale sviluppo del linguaggio orale. In molti casi , durante l’intervento si verifica un aumento della produzione orale» ha dichiarato la logopedista Paola Forzani.
«L’intervento di CAA ha spesso come conseguenza la riduzione dei comportamenti problematici , poichè questi per molte persone rappresentano il solo modo per trasmettere disagio e bisogni non riconosciuti» ha proseguito l’educatrice Emanuela Fabris
«Grazie a questo tipo di comunicazione, nostro figlio può esprimersi con maggiore libertà e autonomia, le immagini catturano la sua attenzione, gli permettono di costruire uno scambio relazionale senza frustrazioni. Può presentarsi a tutti e con le immagini raccontare il suo quotidiano ed essere più autonomo» è invece la testimonianza di un papà.