Auser Novara, una donazione molto speciale: «La prima da un privato in vent’anni di attività»

L'associazione di volontariato al servizio della cittadinanza, supporta da 20anni la popolazione più fragile

«Una donazione inaspettata e, per la prima volta in vent’anni di attività Auser, arrivata da un privato». Sono le parole entusiaste della presidente, Maria Grazia Petterino dopo che l’associazione di volontariato Auser Novara ha ricevuto una somma di denaro dai colleghi e familiari di Davide Re, un ex dipendente della Radici Chimica morto circa un mese fa.

«Ero nel mio ufficio – racconta Petterino – quando ho ricevuto la visita dei familiari di Davide. Li ho accolti non sapendo la ragione del loro passaggio. Quando mi hanno consegnato una busta chiusa, hanno specificato che si trattava di una raccolta di denaro fatta insieme ai colleghi del ragazzo. Una raccolta del tutto spontanea che hanno deciso di devolvere alla nostra associazione che, ricordo, è alla costante ricerca di volontari per soddisfare una domanda sempre crescente di persone fragili che necessitano di assistenza».

«Un gesto che non ci saremmo mai aspettati, specialmente da un privato – ha concluso la presidente – ma che sottolinea la generosità di alcune persone che non fanno altro che alimentare il fuoco della nostra missione».

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Auser Novara, una donazione molto speciale: «La prima da un privato in vent’anni di attività»

L’associazione di volontariato al servizio della cittadinanza, supporta da 20anni la popolazione più fragile

«Una donazione inaspettata e, per la prima volta in vent’anni di attività Auser, arrivata da un privato». Sono le parole entusiaste della presidente, Maria Grazia Petterino dopo che l’associazione di volontariato Auser Novara ha ricevuto una somma di denaro dai colleghi e familiari di Davide Re, un ex dipendente della Radici Chimica morto circa un mese fa.

«Ero nel mio ufficio – racconta Petterino – quando ho ricevuto la visita dei familiari di Davide. Li ho accolti non sapendo la ragione del loro passaggio. Quando mi hanno consegnato una busta chiusa, hanno specificato che si trattava di una raccolta di denaro fatta insieme ai colleghi del ragazzo. Una raccolta del tutto spontanea che hanno deciso di devolvere alla nostra associazione che, ricordo, è alla costante ricerca di volontari per soddisfare una domanda sempre crescente di persone fragili che necessitano di assistenza».

«Un gesto che non ci saremmo mai aspettati, specialmente da un privato – ha concluso la presidente – ma che sottolinea la generosità di alcune persone che non fanno altro che alimentare il fuoco della nostra missione».

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