Nel 2021 l’Avis provinciale ha raccolto 15.350 sacche di sangue, 425 in più rispetto al 2020. In aumento anche il numero dei soci-donati che è passato da da 9.076 a 9.217: le donne rappresentano il 32,61%; il 30,91% dei soci è nella fascia 18-35 anni, il 52,21 % ha un’età tra i 36 e i 55.
I dati sono stati resi noti durante l’assemblea annuale che si è svolta sabato 26 marzo a Villa Caccia di Romagnano Sesia.
Nonostante i numeri abbiano registrato un trend positivo, l’Avis continua a essere alla ricerca di nuovi donatori per raggiungere l’autosufficienza a livello provinciale di sangue ed emocomponenti. «Sulle basi di quanto abbiamo fatto, in questo 2022, saremo chiamati a donare di più, ovunque, sia sangue intero che in aferesi – ha detto il presidente provinciale, Gianfranco Borsotti -. Per fare questo dovremo riuscire a fare un numero maggiore di preselezioni e quindi di prime donazioni. Da parte dell’Avis provinciale non mancherà certo l’impegno per approfondire le problematiche ed i vincoli, sì che i donatori novaresi possano continuare a donare, sempre in sicurezza e con l’unica attenzione di farlo al meglio e rispondendo alla domanda di sangue e umanità».
All’assembla hanno partecipato anche il presidente dell’Avis di Romagnano, Roberto Pagani, il sindaco Alessandro Carini, il presidente dell’Avis regionale Luca Vannelli, il direttore sanitario dell’Avis Novara, Gennaro Mascaro, il referente plasmaderivazione SRC Piemonte e direttore SIMT Ospedale di Borgomanero, Giovanni Camisasca, e il direttore facente funzione del SIMT dell’ospedale Maggiore di Novara, Pierangelo Bescapè.