La possibile realizzazione di “parchi agrisolari” sarà il tema dell’incontro che il presidente Federico Binatti e il consigliere delegato al Coordinamento fondi strutturali – Piano nazionale ripresa e resilienza e Rapporti con il mondo dell’agricoltura e associazioni agricole Davide Ferrari hanno organizzato per le 15 del prossimo 6 ottobre nell’aula consiliare di palazzo Natta.
«L’obiettivo – ha spiegato il presidente – è illustrare il bando Pnrr di prossima scadenza: si tratta di una grande opportunità soprattutto alla luce del fatto che, in un momento nel quale il tema energetico è al centro del dibattito, le opportunità messe in atto da questa forma di sostegno possono rappresentare un valido percorso per gli imprenditori agricoli del nostro territorio. All’incontro sono stati invitati i presidenti e i direttori delle associazioni di categoria del Novarese e anche gli stessi agricoltori affinché ci possa essere un’informazione più ampia possibile».
Il consigliere Ferrari ha evidenziato che «il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con il Decreto del 22 marzo scorso “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 ‘Parco Agrisolare’ (22A03720)”, ha definito i criteri per la concessione di un “sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori”.
«Questo bando, gestito dal Mipaf, mette in particolare a disposizione 1.2 miliardi a favore delle aziende agricole per investimenti legati al fotovoltaico, concedendo contributi in conto capitale fino a 1.500 euro al Kw installato e 700 euro al kw in caso di riqualificazione della copertura con rimozione amianto e/o coibentazione, e fino a 50.000 euro per dispositivi di accumulo energia. Tutto ciò per un massimale complessivo fino a 1 milione di euro per azienda. Questo bando ha innanzitutto una vocazione di modernità e, proprio per questo, va considerato nell’ottica imprenditoriale di investimenti che guardano al futuro e allo sviluppo delle aziende. Le forme di sostegno lo rendono, tra l’altro, congeniale rispetto alle esigenze dei singoli agricoltori: una misura mirata e ben fatta – ha commentato il consigliere – della quale vale la pena approfittare».