Bellinzago Novarese, eletto il nuovo presidente ACLI: Erica Verzotti

«Ho deciso di accettare perché so di poter dare molto al mio Circolo. E’ il momento di uscire dal dietro le quinte e mettermi in gioco». Ha dichiarato a caldo il nuovo presidente, la 26 enne bellinzaghese, Erica Verzotti.

Con la nuova carica il neo presidente si è detta carica di energie e buoni propositi visto che «la pandemia ha messo in ginocchio molte realtà di congregazione e i giovani ne hanno sofferto maggiormente. Per questo, il mio obbiettivo principale è proprio quello di concentrarmi sui giovani. Poi, da vera nativa digitale e studentessa di arti multimediali, vorrei “smartizzare” le dinamiche gestionali e amministrative. Ci sono app e strumenti online che possono risolvere molte criticità. Inoltre, mi piacerebbe riportare al Circolo la cultura, con mostre artistiche, fotografiche o anche incontri letterari. Con gli spazi che abbiamo a disposizione siamo più che avvantaggiati. Infine, – ha concluso Verzotti – le feste, quelle feste che erano talmente vissute da diventare una tradizione».

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«Ho deciso di accettare perché so di poter dare molto al mio Circolo. E’ il momento di uscire dal dietro le quinte e mettermi in gioco». Ha dichiarato a caldo il nuovo presidente, la 26 enne bellinzaghese, Erica Verzotti.

Con la nuova carica il neo presidente si è detta carica di energie e buoni propositi visto che «la pandemia ha messo in ginocchio molte realtà di congregazione e i giovani ne hanno sofferto maggiormente. Per questo, il mio obbiettivo principale è proprio quello di concentrarmi sui giovani. Poi, da vera nativa digitale e studentessa di arti multimediali, vorrei "smartizzare" le dinamiche gestionali e amministrative. Ci sono app e strumenti online che possono risolvere molte criticità. Inoltre, mi piacerebbe riportare al Circolo la cultura, con mostre artistiche, fotografiche o anche incontri letterari. Con gli spazi che abbiamo a disposizione siamo più che avvantaggiati. Infine, - ha concluso Verzotti - le feste, quelle feste che erano talmente vissute da diventare una tradizione».

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