“Bevi responsabilmente”, il progetto di Confcommercio contro la «malamovida»

L'iniziativa ha lo scopo di favorire un vero e proprio patto tra associazioni, istituzioni e imprese dei pubblici esercizi per sensibilizzare clienti e gestori dei locali sulle buone pratiche legate al consumo di alcol

È stato presentato a Novara “Bevi Responsabilmente”, il progetto nato nel 2021 dall’intesa tra FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e l’Associazione Nazionale Magistrati, per diffondere la cultura del divertimento sano e responsabile. L’iniziativa ha lo scopo di favorire un vero e proprio patto tra associazioni, istituzioni e imprese dei pubblici esercizi per sensibilizzare clienti e gestori dei locali sulle buone pratiche legate al consumo di alcol, come ad esempio: mangiare quando si beve perché l’alcol viene metabolizzato meglio, prediligere esercizi che servono alcolici di qualità, frequentare locali il cui personale è formato perché in caso di necessità sapranno come intervenire, meglio consumare alcolici all’interno dei locali e dei dehor aiutando a mantenere strade e piazze pulite.

«Con Bevi Responsabilmente vogliamo dare una risposta concreta al fenomeno della malamovida – ha dichiarato Massimo Sartoretti, presidente Fipe Alto Piemonte -. La vera sfida sarà infatti pensare regolamentazioni ad hoc in ciascuna città italiana per contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, il dilagare del degrado urbano. Ma anche, e soprattutto, per tutelare la salute dei nostri ragazzi e garantire la sicurezza delle nostre città. Un obiettivo comune che possiamo raggiungere privilegiando politiche volte a ribadire che il consumo delle bevande alcoliche deve avvenire nei pubblici esercizi».

Hanno portato la loro testimonianza Mattia Tosi, titolare del bar 049 e rappresentante Fipe di Novara e Maurizio Lo Vecchio, titolare del Ryan’s, presidente di Silb Alto Piemonte e componente del Direttivo nazionale Silb. Ha partecipato una classe dell’Istituto Alberghiero Ravizza di Novara.

Con questo progetto Fipe ha voluto affiancare le Istituzioni locali per diffondere una cultura del bere consapevole e responsabile tra i più giovani (e non solo) e per far sì che i pubblici esercizi rappresentino sempre più veri e propri presidi di legalità.

All’evento sono intervenuti Giacomo Ferraris, vicepresidente Confcommercio Alto Piemonte; Massimo Sartoretti, presidente Fipe Alto Piemonte; Francesco Garsia, prefetto di Novara; Alessandra Faranda Cordella, questore di Novara; Marina Chiarelli, vicesindaco e assessore al Commercio di Novara; Alessandro Grattarola, vicequestore aggiunto e dirigente della Polstrada di Novara; Paolo Verri, sostituto procuratore della Repubblica; Francesco Rebuffat, Area Legale, Legislativa e Tributaria Fipe.

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“Bevi responsabilmente”, il progetto di Confcommercio contro la «malamovida»

L’iniziativa ha lo scopo di favorire un vero e proprio patto tra associazioni, istituzioni e imprese dei pubblici esercizi per sensibilizzare clienti e gestori dei locali sulle buone pratiche legate al consumo di alcol

È stato presentato a Novara “Bevi Responsabilmente”, il progetto nato nel 2021 dall’intesa tra FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e l’Associazione Nazionale Magistrati, per diffondere la cultura del divertimento sano e responsabile. L’iniziativa ha lo scopo di favorire un vero e proprio patto tra associazioni, istituzioni e imprese dei pubblici esercizi per sensibilizzare clienti e gestori dei locali sulle buone pratiche legate al consumo di alcol, come ad esempio: mangiare quando si beve perché l’alcol viene metabolizzato meglio, prediligere esercizi che servono alcolici di qualità, frequentare locali il cui personale è formato perché in caso di necessità sapranno come intervenire, meglio consumare alcolici all’interno dei locali e dei dehor aiutando a mantenere strade e piazze pulite.

«Con Bevi Responsabilmente vogliamo dare una risposta concreta al fenomeno della malamovida – ha dichiarato Massimo Sartoretti, presidente Fipe Alto Piemonte -. La vera sfida sarà infatti pensare regolamentazioni ad hoc in ciascuna città italiana per contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, il dilagare del degrado urbano. Ma anche, e soprattutto, per tutelare la salute dei nostri ragazzi e garantire la sicurezza delle nostre città. Un obiettivo comune che possiamo raggiungere privilegiando politiche volte a ribadire che il consumo delle bevande alcoliche deve avvenire nei pubblici esercizi».

Hanno portato la loro testimonianza Mattia Tosi, titolare del bar 049 e rappresentante Fipe di Novara e Maurizio Lo Vecchio, titolare del Ryan’s, presidente di Silb Alto Piemonte e componente del Direttivo nazionale Silb. Ha partecipato una classe dell’Istituto Alberghiero Ravizza di Novara.

Con questo progetto Fipe ha voluto affiancare le Istituzioni locali per diffondere una cultura del bere consapevole e responsabile tra i più giovani (e non solo) e per far sì che i pubblici esercizi rappresentino sempre più veri e propri presidi di legalità.

All’evento sono intervenuti Giacomo Ferraris, vicepresidente Confcommercio Alto Piemonte; Massimo Sartoretti, presidente Fipe Alto Piemonte; Francesco Garsia, prefetto di Novara; Alessandra Faranda Cordella, questore di Novara; Marina Chiarelli, vicesindaco e assessore al Commercio di Novara; Alessandro Grattarola, vicequestore aggiunto e dirigente della Polstrada di Novara; Paolo Verri, sostituto procuratore della Repubblica; Francesco Rebuffat, Area Legale, Legislativa e Tributaria Fipe.

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