Boom di domande per trasferirsi nei piccoli comuni montani del Piemonte. Sono 571 quelle pervenute per il bando della Regione che offre incentivi per rivitalizzare i piccoli centri.
La maggior parte delle domande sono giunte dal Piemonte (461), dalla Lombardia (72), dalla Liguria (23). Richieste sono arrivate anche dalle regioni Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Sardegna, Puglia, Calabria, Sicilia ed Abruzzo.
Per il Piemonte, 251 domande sono giunte da Torino e provincia, 92 da Cuneo, 48 da Biella, 22 da Alessandria, 19 da Novara, 13 dal Verbano Cusio Ossola, 9 da Asti, 7 da Vercelli. Per le altre regioni, 37 da Milano, 14 da Varese e 16 da Genova.
Tra le province scelte come destinazione, 252 Torino, 126 Cuneo, 71 Biella, 44 Alessandria, 42 VCO, 20 Vercelli, 11 Novara, 5 Asti.
Il bando prevede che chi risiede in un centro urbano in Italia e intenda acquistare o restaurare un immobile in un comune montano del Piemonte con meno di 5.000 abitanti, da rendere prima casa, trasferendovi la propria residenza, possa ricevere contributi da 10 a 40 mila euro.
In totale, l’importo richiesto come contributo è di 19 milioni e 77 mila euro: la Giunta regionale ha stanziato per questa iniziativa 10 milioni e 475 mila euro. Nelle prossime settimane gli uffici verificheranno le domande.
Oltre 66 milioni il volume degli investimenti per acquisto di immobili e lavori di ristrutturazione. 180 su 571 le domande con richiesta di punteggio per i figli sotto i 10 anni, 87 le domande con richiesta di punteggio per lavoro in un comune montano, 130 le domande con richiesta di lavoro in smart working.
In tutto sono 465 i Comuni montani del Piemonte con meno di 5 mila abitanti protagonisti del bando (48 in provincia di Alessandria, 12 in provincia di Asti, 48 in provincia di Biella, 132 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 132 in provincia di Torino, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 in provincia di Vercelli). È possibile consultarli sul sito della Regione Piemonte.
Potevano presentare domanda i nati a partire dal 1955 di cittadinanza italiana, europea o extra-europea, titolari di permesso di soggiorno di durata non inferiore ai 10 anni. La maggior parte delle domande, 229, è di persone nate tra il 1980 ed il 1989, 126 tra il 1990 ed il 1999, 113 tra il 1970 ed il 1979, 75 tra il 1960 ed il 1969, 17 prima del 1960, 11 dopo il 2000. Per favorire soprattutto l’adesione dei più giovani, i nati dopo il 1980 hanno ricevuto un punteggio più alto.