Fondazione Comunità Novarese onlus sostiene il progetto “Novarese Diversamente Escursion-abile” promosso dal CAI sezioni Est Monterosa, con un contributo di 10.000 euro assegnato grazie al Fondo “Ricordando Fabio”, nato in memoria del giovane Fabio Carnemolla, giovane 26enne di Bellinzago che nel 2018 precipitò durante un’escursione in solitaria sulle montagne nella zona di Bardonecchia.
Fabio lavorava alla FlavourArt di Oleggio, la “sartoria” di aromi, aromi alimentari e per sigaretta elettronica made in Italy e proprio la sua azienda ha scelto di ricordarlo attraverso la costituzione di un fondo erogativo presso Fcn. Il progetto “Novarese Diversamente Escursion-abile” consentirà due attività ben precise: la possibilità di individuare, testare e censire percorsi montani accessibili, in provincia di Novara, rendendone disponibile la consultazione in una pubblicazione sia cartacea, sia on line; l’acquisto di tre joelette che consentiranno “uscite” anche a persone con problemi motori.
Nel 2019, la Regione Piemonte ha approvato la Carta Etica della Montagna, sottoscritta dal Gruppo regionale CAI Piemonte. La Carta intende promuovere una cultura che valorizzi l’economia locale legandola ad una frequentazione turistica sostenibile e socialmente inclusiva, nell’ottica di accogliere anche le fasce più fragili della popolazionealtrimenti impossibilitate e a raggiungere molti siti montani.
Secondo la definizione dell’Associazione Montagnaterapia Italiana, si intende un approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socioeducativo finalizzato alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione di individui portatori di differenti problematiche, attuato attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna.
«Grazie al progetto sostenuto da Fcn – commenta Ornella Giordana, Referente per la Montagnaterapia a livello nazionale in Commissione Centrale Escursionismo e del gruppo La Montagna che Aiuta del CAI Torino – si può procedere con la rilevazione e la mappatura del territorio per comprendere i percorsi accessibili e, con la fornitura, agli accompagnatori formati in procedenza, di tre joelette, nello specifico indirizzate alle sezioni di Novara, Borgomanero e Gozzano. La Montagnaterapia consente il recupero di piccole autonomie che servono nella vita di tutti i giorni: la montagna ha aspetti educativi e trasformativi veramente importanti. La meta, per usare una metafora, è il percorso stesso».
Il progetto si propone di attivare, in una seconda fase, una serie di collaborazioni con le associazioni che, sul territorio, si occupano di disabilità, anche psico intellettiva.
«I lockdown e l’epidemia Covid-2019 – commenta Gianluca Vacchini, Segretario Generale di Fondazione Comunità Novarese onlus – hanno lasciato segni profondi in tutti e, ancora di più, nelle persone fragili. I lockdown ci hanno costretti ad accontentarci di guardare il mondo dalla finestra, senza poter assaporare le sensazioni dal vivo. La Montagnaterapia è un’occasione per farlo, per poter tornare a respirare. La Fondazione crede profondamente nella cultura inclusiva e nella necessità di dare a tutti le maggiori opportunità possibili. La montagna, la bellezza dei suoi panorami e dei suoi profumi sono l’ambiente ideale per stare tutti meglio; siamo felici di poter dare il nostro contributo».
Tutti possono donare al progetto consultando il sito della Fondazione.