Canelli: «44.000 vaccini entro fine marzo non bastano, pianificazione intollerabile»

«44.000 vaccini entro fine marzo non bastano». Lo afferma il sindaco Alessandro Canelli facendo il punto della campagna vaccinale locale e aggiunge: «Torniamo in zona rossa, ovvero indietro di un anno. L’unica soluzione è accelerare sui vaccini, la pianificazione fatta sinora è inaccettabile. Speriamo che il nuovo Governo dimostri maggiore capacità su questo fronte». Tutto ciò premesso alla vigilia della settimana in cui prenderanno il via le prenotazioni per gli over 70, per persone estremamente vulnerabili e per i care giver (ovvero chi accudisce persone affette da patologie).

Nella sola giornata di ieri, secondo i dati riferiti da Canelli, a Novara sono state vaccinate 607 persone tra personale scolastico e over 80 (per cui è partita anche la campagna a domicilio), per un totale di 3.400 vaccinati dall’inizio delle inoculazioni (3.000 al Palaverdi, 74 a domicilio, 350 nelle Rsa).
«Gli over 80 in tutta la provincia sono circa 23.000, in città 7-8.000: ciò significa che non siamo neppure a metà della prima tornata ed è in partenza la seconda – ha detto il sindaco – Entro la fine di marzo in Piemonte sono attesi altre 23.000 dosi fra Pfizer, Moderna e AstraZeneca, per arrivare a un totale di 44.000 previste in questa prima fase. E’ chiaro che la mancata pianificazione a monte ha una ricaduta negativa su cittadini e imprese, che ormai soffrono da un anno. Servono più dosi e speriamo in un cambio di marcia per aprile».

E’ in questo contesto di approvvigionamento “lento” di dosi, ha sottolineato Canelli, che la settimana prossima prenderanno il via le pre adesioni per gli over 70, le persone in situazione di vulnerabilità (affette da 13 patologie inserite nel Piano nazionale, per i care giver e per i disabili ospiti di strutture e centri diurni, a cura dell’Asl.

Canelli si è soffermato a spiegare come avverrà per gli over 70 (nati fra il 1942 e il 1951): «Potranno contattare il loro medico di base oppure iscriversi autonomamente sulla piattaforma ilpiemontetivaccina.it e riceveranno l’appuntamento per la somministrazione, che avverrà presso lo studio medico o nei centri che siamo pronti a predisporre».

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Canelli: «44.000 vaccini entro fine marzo non bastano, pianificazione intollerabile»

«44.000 vaccini entro fine marzo non bastano». Lo afferma il sindaco Alessandro Canelli facendo il punto della campagna vaccinale locale e aggiunge: «Torniamo in zona rossa, ovvero indietro di un anno. L’unica soluzione è accelerare sui vaccini, la pianificazione fatta sinora è inaccettabile. Speriamo che il nuovo Governo dimostri maggiore capacità su questo fronte». Tutto ciò premesso alla vigilia della settimana in cui prenderanno il via le prenotazioni per gli over 70, per persone estremamente vulnerabili e per i care giver (ovvero chi accudisce persone affette da patologie).

Nella sola giornata di ieri, secondo i dati riferiti da Canelli, a Novara sono state vaccinate 607 persone tra personale scolastico e over 80 (per cui è partita anche la campagna a domicilio), per un totale di 3.400 vaccinati dall’inizio delle inoculazioni (3.000 al Palaverdi, 74 a domicilio, 350 nelle Rsa).
«Gli over 80 in tutta la provincia sono circa 23.000, in città 7-8.000: ciò significa che non siamo neppure a metà della prima tornata ed è in partenza la seconda – ha detto il sindaco – Entro la fine di marzo in Piemonte sono attesi altre 23.000 dosi fra Pfizer, Moderna e AstraZeneca, per arrivare a un totale di 44.000 previste in questa prima fase. E’ chiaro che la mancata pianificazione a monte ha una ricaduta negativa su cittadini e imprese, che ormai soffrono da un anno. Servono più dosi e speriamo in un cambio di marcia per aprile».

E’ in questo contesto di approvvigionamento “lento” di dosi, ha sottolineato Canelli, che la settimana prossima prenderanno il via le pre adesioni per gli over 70, le persone in situazione di vulnerabilità (affette da 13 patologie inserite nel Piano nazionale, per i care giver e per i disabili ospiti di strutture e centri diurni, a cura dell’Asl.

Canelli si è soffermato a spiegare come avverrà per gli over 70 (nati fra il 1942 e il 1951): «Potranno contattare il loro medico di base oppure iscriversi autonomamente sulla piattaforma ilpiemontetivaccina.it e riceveranno l’appuntamento per la somministrazione, che avverrà presso lo studio medico o nei centri che siamo pronti a predisporre».

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