Case singole o condivise, aule studio, mensa, coworking. Cosa vogliono gli studenti dell’Upo

Jeupo (Junior Enterprise Universitari del Piemonte) e gli agenti immobiliari Fimaa Alto Piemonte hanno condotto un’indagine sulle esigenze abitative di studenti e personale dell’Università del Piemonte Orientale. I dati, elaborati con Confcommercio e Camera di Commercio, hanno restituito un quadro preciso di necessità concrete delle persone che vivono il mondo universitario novarese.

A cominciare da un numero fondamentale: il 67% degli intervistati percepisce Novara come una città universitaria, il 37% pensa che ci siano ancora delle lacune.

«Un’analisi che ci ha permesso di analizzare le esigenze di questo segemento di società – ha spiegato il presidente del Fimaa, Andrea Leo -. L’Upo rappresenta un importante contenitore di studio e lavoro per la città, dunque era necessario capire quali fossero le reali necessità di studenti e docenti dal punto di vista immobiliare».

«Il Covid ha fatto emergere qualità e difetti del nostro Paese. Ora dobbiamo guardare al domani con una serie di investimenti che devono essere calibrati a sostegno del Paese nelle sue capacità e debolezze – ha detto il presidente di Confcommercio Maurizio Grifoni -. I grandi investitori capitalizzare in buona parte di infrastrutture che siano social housing dedicate a studentati. Quando si canalizzeranno, gli investitoti avranno bisogno di strumenti di analisi che restituisciano dati concreti e non solo percezioni».

«Il mercato immbiliare del territorio è dinamico e ha elementi distintivi – ha affermato il presidente della Camera di Commercio, Maurizio Comoli – forte vicinanza al polo di milano, costi minori e servizi che consentono qualità della vita migliore come la scuola, l’ospedale e la percezione della sicurezza. Le realtà aziendali in espansione sono attrattive: l’Upo è una di queste e in 21 anni si è evoluta e sta rappresentando una scelta sempre più convinta in funzione della qualità proposta».

 

 

Edoardo Ceffa, in rappresentanza di Jeupo, ha esposto i dati raccolti: «La ricerca è partita a maggio 2019 e si è conclusa a marzo 2020 ed è stata condotta creando form ad hoc per studenti e personale dell’università allo scopo di capire le loro preferenze immobiliari, analizzando la domanda e l’offerta di abitazioni e servizi relativi all’ambiente universitario sul territorio novarese. L’analisi ha raggiunto il 57,7% degli iscritti all’Upo e 143 tra docenti e personale».

Per quando riguarda gli studenti, l’87,6% degli intervistati viene da fuori Novara, addirittura l’8,7 da oltre 200 km di distanza; il 53,8% valuta una soluzione abitativa indipendente adatta alle loro esigenze, il 67,4% degli studenti fuori sede vorrebbe una soluzione abitativa a Novara mentre il 32,6% continuerebbe a viaggiare per raggiungere il proprio polo universitario.

L’88,3% sono studenti frequentanti:  non solo motivazioni di carattere lavorativo precludono la presenza degli studenti a lezione assiduamente, ma la mancanza di soluzioni
abitative su suolo novarese, la scarsa efficienza dei trasporti pubblici extraurbani e la loro troppa onerosità.

Il 65,6% di tutti gli intervistati necessiterebbero di una soluzione immobiliare a Novara, il 68,7% vuole soluzioni abitative condivise con coinquilini, adatte a immobili di grandi dimensioni e il 31,3% soluzioni immobiliari come mono e bilocali da affittare come singoli.

Per quanto riguarda il personale universitario, invece, il 53% degli intervistati viene da fuori Novara. Poli universitari e centro sono le zone più richieste dal corpo docente e dal personale Uniupo; quasi il 20% sarebbe interessato anche a zone semi centrali.

Da 1 a 4 anni è il contratto di locazione più ricercato, seguono quello da 6 mesi a 1 anno e quello fino a 6 mesi. Bilocali e trilocali costituiscono oltre il 60% delle preferenze immobiliari, di cui oltre il 46% sono bilocali. Attico, loft, villette a schiera e ville sono soluzioni ricercate da chi si trasferirebbe con la famiglia.

Il 72% richiede un posto auto, nonostante gli spostamenti in treno perlopiù, 3 intervistati su 4 valutano soluzioni comprensive di posto auto; 500/600 euro e 600/700 euro la capacità di spesa per monolocali e bilocali, per oltre il 91% delle preferenze. Oltre i 600 euro la disponibilità a pagare per immobili in zone di prestigio o per soluzioni quali attici, ville e villette a schiera.

In tema di servizi, gli studenti richiedono a livello universitario: aule studio (73%) mensa e bar (72,4%) copisteria (61,3%) biblioteca (57%) palestra (51,4%) parcheggio (61,3%); limitrofi al polo universitario e all’abitazione: co-working (67%) biblioteche e palestre aperte 24h (56,1%) bar letterari (49,7%) supermercati (73,8%) farmacie (50%) poste, servizi bancari e di ristoro(50%).

I servizi più richiesti limitrofi all’abitazione per docenti e personale invece sono: supermercati (80,4%) trasporti (57,3%) farmacie (56,6%) aree verdi (52,4%) supermercati (80,4%) trasporti (57,3%) farmacie (56,6%) aree verdi (52,4%).

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Jeupo (Junior Enterprise Universitari del Piemonte) e gli agenti immobiliari Fimaa Alto Piemonte hanno condotto un'indagine sulle esigenze abitative di studenti e personale dell'Università del Piemonte Orientale. I dati, elaborati con Confcommercio e Camera di Commercio, hanno restituito un quadro preciso di necessità concrete delle persone che vivono il mondo universitario novarese. A cominciare da un numero fondamentale: il 67% degli intervistati percepisce Novara come una città universitaria, il 37% pensa che ci siano ancora delle lacune. «Un'analisi che ci ha permesso di analizzare le esigenze di questo segemento di società - ha spiegato il presidente del Fimaa, Andrea Leo -. L'Upo rappresenta un importante contenitore di studio e lavoro per la città, dunque era necessario capire quali fossero le reali necessità di studenti e docenti dal punto di vista immobiliare». «Il Covid ha fatto emergere qualità e difetti del nostro Paese. Ora dobbiamo guardare al domani con una serie di investimenti che devono essere calibrati a sostegno del Paese nelle sue capacità e debolezze - ha detto il presidente di Confcommercio Maurizio Grifoni -. I grandi investitori capitalizzare in buona parte di infrastrutture che siano social housing dedicate a studentati. Quando si canalizzeranno, gli investitoti avranno bisogno di strumenti di analisi che restituisciano dati concreti e non solo percezioni». «Il mercato immbiliare del territorio è dinamico e ha elementi distintivi - ha affermato il presidente della Camera di Commercio, Maurizio Comoli - forte vicinanza al polo di milano, costi minori e servizi che consentono qualità della vita migliore come la scuola, l'ospedale e la percezione della sicurezza. Le realtà aziendali in espansione sono attrattive: l'Upo è una di queste e in 21 anni si è evoluta e sta rappresentando una scelta sempre più convinta in funzione della qualità proposta».     Edoardo Ceffa, in rappresentanza di Jeupo, ha esposto i dati raccolti: «La ricerca è partita a maggio 2019 e si è conclusa a marzo 2020 ed è stata condotta creando form ad hoc per studenti e personale dell'università allo scopo di capire le loro preferenze immobiliari, analizzando la domanda e l’offerta di abitazioni e servizi relativi all’ambiente universitario sul territorio novarese. L'analisi ha raggiunto il 57,7% degli iscritti all'Upo e 143 tra docenti e personale». Per quando riguarda gli studenti, l'87,6% degli intervistati viene da fuori Novara, addirittura l'8,7 da oltre 200 km di distanza; il 53,8% valuta una soluzione abitativa indipendente adatta alle loro esigenze, il 67,4% degli studenti fuori sede vorrebbe una soluzione abitativa a Novara mentre il 32,6% continuerebbe a viaggiare per raggiungere il proprio polo universitario. L'88,3% sono studenti frequentanti:  non solo motivazioni di carattere lavorativo precludono la presenza degli studenti a lezione assiduamente, ma la mancanza di soluzioni abitative su suolo novarese, la scarsa efficienza dei trasporti pubblici extraurbani e la loro troppa onerosità. Il 65,6% di tutti gli intervistati necessiterebbero di una soluzione immobiliare a Novara, il 68,7% vuole soluzioni abitative condivise con coinquilini, adatte a immobili di grandi dimensioni e il 31,3% soluzioni immobiliari come mono e bilocali da affittare come singoli. Per quanto riguarda il personale universitario, invece, il 53% degli intervistati viene da fuori Novara. Poli universitari e centro sono le zone più richieste dal corpo docente e dal personale Uniupo; quasi il 20% sarebbe interessato anche a zone semi centrali. Da 1 a 4 anni è il contratto di locazione più ricercato, seguono quello da 6 mesi a 1 anno e quello fino a 6 mesi. Bilocali e trilocali costituiscono oltre il 60% delle preferenze immobiliari, di cui oltre il 46% sono bilocali. Attico, loft, villette a schiera e ville sono soluzioni ricercate da chi si trasferirebbe con la famiglia. Il 72% richiede un posto auto, nonostante gli spostamenti in treno perlopiù, 3 intervistati su 4 valutano soluzioni comprensive di posto auto; 500/600 euro e 600/700 euro la capacità di spesa per monolocali e bilocali, per oltre il 91% delle preferenze. Oltre i 600 euro la disponibilità a pagare per immobili in zone di prestigio o per soluzioni quali attici, ville e villette a schiera. In tema di servizi, gli studenti richiedono a livello universitario: aule studio (73%) mensa e bar (72,4%) copisteria (61,3%) biblioteca (57%) palestra (51,4%) parcheggio (61,3%); limitrofi al polo universitario e all'abitazione: co-working (67%) biblioteche e palestre aperte 24h (56,1%) bar letterari (49,7%) supermercati (73,8%) farmacie (50%) poste, servizi bancari e di ristoro(50%). I servizi più richiesti limitrofi all’abitazione per docenti e personale invece sono: supermercati (80,4%) trasporti (57,3%) farmacie (56,6%) aree verdi (52,4%) supermercati (80,4%) trasporti (57,3%) farmacie (56,6%) aree verdi (52,4%).

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore