Obiettivo: far appassionare i bambini alla chimica, soprattutto avvicinandoli a una materia tradizionalmente considerata ostica, con una serie di attività pratiche e di laboratorio spesso considerate un “di più” complice certamente la scarsità di risorse e di strutture dedicate a questo scopo. L’iniziativa, ideata nel 2017 da Fondazione Novara Sviluppo e Consorzio Ibis, è giunta quest’anno alla quarta edizione e vedrà, a partire dal prossimo 4 febbraio, complessivamente impegnati 916 alunni provenienti da 42 classi di 12 scuole primarie di primo grado di Novara e provincia (Galliate, Romentino e Oleggio).
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«Il progetto piace perché è semplice – ha spiegato il presidente di Fns, Giovanni Rizzo – Si tratta di esperienze pratiche decisamente positive».
ChimicAmica nasce infatti in risposta alla necessità di trasmettere meglio la conoscenza scientifica e rendere le materie inerenti un argomento più affascinante; in un mondo dove i bambini sono più attratti da metodi digitali per l’apprendimento, i classici metodi di insegnamento possono rivelarsi inefficaci favorendo così il distacco tra studenti e discipline scientifiche.
«Continuiamo a crescere – ha aggiunto il professor Alberto Minassi, docente di Chimica organica al Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Upo – Facciamo la chimica che si può trovare in casa perché la scienza fa parte della vita quotidiana. Quest’anno il coinvolgimento del Dipartimento è maggiore perché sono impegnati anche docenti dell’area biologica. Crediamo nell’orientamento, perché, già a partire dalle elementari, può essere un supporto alle scelte future. Sostanzialmente è un investimento sul futuro».
Quattro i percorsi formativi: “Divertiamoci in tutti i sensi”, “Potere ai colori”, “Passaggi di stato ed elementi” e “Sveliamo il Dna”. I laboratori si tengono nella Sala Pagani del Parco Scientifico e Tecnologico.