«Chiudere lo sport sarebbe un errore, facciamolo vivere ai nostri ragazzi»

«Chiudere lo sport di base sarebbe un grande errore… aiutiamo i nostri ragazzi a vivere lo sport con estrema attenzione, ma non precludiamolo!». E’ un vero e proprio appello quello che Gianpaolo Mastromarco, presidente Federazione italiana pallacanestro Piemonte, lancia a Governo e anche Regione.

 

 

Dopo l’ordinanza di ieri, venerdì 16 ottobre, che fino al 6 novembre, blocca lo sport dilettantistico regionale in tutta la Lombardia, si teme che possa avvenire la stessa cosa anche in Piemonte. Solo pochi giorni fa il decreto che consentiva lo sputo dilettantistico, purché praticato da società riconosciute dal Coni, ora la doccia fredda. E l’ok a procedere solo per i campionati di A, A2 e B.

«Il rischio chiusura, purtroppo, ci stiamo accorgendo essere alto. In Lombardia le attività sono state sospese e la curva del contagio in aumento ci tiene in allerta. Tuttavia è opportuno capire se fermare lo sport di base ha realmente senso, – prosegue Mastromarco – abbiamo seguito protocolli rigidissimi, istruito le società e trasmesso un senso di responsabilità che in pochi altri ambiti si è visto. Le società e la federazione hanno fatto importanti investimenti per garantire a tutti di giocare in sicurezza, bisogna rispettare le norme come fatto fin qui e magari iniziare a capire in quali ambiti non stanno funzionando tanto bene per tamponare lì il problema, non dove tutto viene studiato nei minimi dettagli come nello sport».

Il nuovo decreto è atteso in queste ore, fra domani e lunedì’, 19 e 20 ottobre.

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«Chiudere lo sport sarebbe un errore, facciamolo vivere ai nostri ragazzi»

«Chiudere lo sport di base sarebbe un grande errore... aiutiamo i nostri ragazzi a vivere lo sport con estrema attenzione, ma non precludiamolo!». E' un vero e proprio appello quello che Gianpaolo Mastromarco, presidente Federazione italiana pallacanestro Piemonte, lancia a Governo e anche Regione.     Dopo l'ordinanza di ieri, venerdì 16 ottobre, che fino al 6 novembre, blocca lo sport dilettantistico regionale in tutta la Lombardia, si teme che possa avvenire la stessa cosa anche in Piemonte. Solo pochi giorni fa il decreto che consentiva lo sputo dilettantistico, purché praticato da società riconosciute dal Coni, ora la doccia fredda. E l'ok a procedere solo per i campionati di A, A2 e B. «Il rischio chiusura, purtroppo, ci stiamo accorgendo essere alto. In Lombardia le attività sono state sospese e la curva del contagio in aumento ci tiene in allerta. Tuttavia è opportuno capire se fermare lo sport di base ha realmente senso, - prosegue Mastromarco - abbiamo seguito protocolli rigidissimi, istruito le società e trasmesso un senso di responsabilità che in pochi altri ambiti si è visto. Le società e la federazione hanno fatto importanti investimenti per garantire a tutti di giocare in sicurezza, bisogna rispettare le norme come fatto fin qui e magari iniziare a capire in quali ambiti non stanno funzionando tanto bene per tamponare lì il problema, non dove tutto viene studiato nei minimi dettagli come nello sport». Il nuovo decreto è atteso in queste ore, fra domani e lunedì', 19 e 20 ottobre.

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