«Ho già parlato con Cirio, giovedì insieme ai sindacati saremo a in Regione e sentiremo cosa dirà il presidente Cirio (che ha scritto una lettera al Ministro dell’Interno chiedendo un incontro urgente, ndr). Perché su sei distaccamenti di cui si paventa la chiusura, tre sono in Piemonte? Non sono queste le cose che fanno cambiare l’economia. Ottimizzare? Ma ottimizzare cosa? ». Non usa mezzi termini Sergio Bossi, sindaco di Borgomanero, sulla vicenda della paventata chiusura del distaccamento della polizia stradale; intanto la lista civica Il Borgo, che aveva sostenuto la sua candidatura, ha presentato un’interrogazione sulla questione.
In realtà la chiusura del distaccamento di Borgomanero non è cosa nuova: alla fine degli anni ’80 già si parlava di possibile “chiusura”; argomento poi tornato ciclicamente alla ribalta con successive garanzie di mantenimento.
Sul fronte sindacale intanto «sappiamo che domani mattina c’è un incontro a Roma con le segreterie nazionali dei sindacati di polizia. La nostra opinione – dice Antonio Graziuso, segretario generale regionale del Siulp – è che non vanno chiusi i distaccamenti, anzi andrebbero ampliati per un problema di risorse».
Questa mattina a Ceva (altro distaccamento che, insieme a Borgomanero e Domodossola, verrebbe chiuso, ndr) c’è stato un presidio. E per il fine settimana è prevista una raccolta firme in piazza a Borgomanero.
Netta, come sempre, la posizione del Siulp. «Dal 1989 ad oggi – dice Tommaso Di Gaudio, segretario provinciale – il Siulp si è più volte attivato per scongiurare le ipotesi di chiusura convinto dell’importanza strategica del distaccamento sul territorio borgomanerese, per la sicurezza di tutto il centro nord della provincia. Borgomanero è un naturale “sub capoluogo” con i suoi 21mila abitanti; è un comune con presente l’unico altro presidio ospedaliero oltre al Maggiore, attualmente in piena espansione in termini di posti letto; è un comune posizionato nel naturale crocevia di tutto il nord della provincia, in un luogo baricentrico rispetto ai cinque caselli autostradali e tre grandi agglomerati commerciali; in posizione baricentrica rispetto all’unica zona fortemente industrializzata nel settore delle rubinetterie e dei termo sanitari».
Attualmente a Borgomanero sono in servizio 8 poliziotti, contro i 17 che c’erano nel 2011.
Intanto sulla vicenda il senatore Gaetano Nastri (FdI) ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno.