Cinghiali, in Piemonte 5.000 casi di danni all’agricoltura segnalati nel solo 2020, con un aumento del fenomeno rispetto al 2019. E’ quanto emerge dall’incontro avvenuto, in videoconferenza, fra la Regione e i presidenti degli Ambiti territoriali caccia (Atc) e i Comprensori alpini (Ca) per fare il punto sulla situazione dei danni causati all’agricoltura da parte della fauna selvatica, sulla gestione dei rimborsi e delle perizie, nonché sui trasferimenti.
«L’incontro convocato dalla Regione Piemonte è stato un momento importante di confronto, probabilmente non abituale, dove tutti i presidenti degli Atc e Ca hanno esposto le proprie situazioni e hanno condiviso varie problematiche. – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa – Nella riunione è stato affrontato il problema della mancanza di guardie venatorie nella gestione della fauna selvatica durante questo periodo emergenziale. In particolare è stato affrontato il tema della particolare presenza dei cinghiali sul nostro territorio e della necessità di contenimento, sia per i danni che causano alle colture sia perché rappresentano un problema grave di sicurezza stradale per i cittadini».
L’incontro è stato anche occasione per presentare da parte dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, la prima bozza del regolamento di disciplina dei contributi per i danni da fauna e le linee guida della gestione del cinghiale, elaborate in seguito al lavoro congiunto con il gruppo di lavoro dei tecnici di ATC e CA.