«La CNA Piemonte sta facendo appello ai parlamentari piemontesi affinché ci aiutino a evitare il fallimento di migliaia di imprese artigiane della filiera delle costruzioni e a salvare i posti di lavoro». Con queste parole, il presidente di CNA Piemonte Bruno Scanferla si fa portavoce sul territorio dell’allarme lanciato da CNA Nazionale. “Ricordiamo che progettazione, edilizia, impianti secondo i dati post pandemia parlano di una filiera in buona salute anche a livello regionale: il numero di imprese attive in Piemonte è cresciuto fino a toccare quota 60.463 a fine anno, in aumento sia sul 2020 (+2,5%), sia rispetto all’ultimo anno pre-Covid, il 2019 (+3,1%). Anche le previsioni per il 2022 sono molto incoraggianti: tra gennaio e marzo, infatti, l’occupazione dovrebbe variare di oltre 8.780 unità (senza contare le uscite)», ha aggiunto il presidente regionale di CNA Costruzioni Andrea Talaia.
«A causa del blocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi 33mila imprese artigiane sono a rischio, con la conseguente perdita di 150mila posti di lavoro nella filiera delle costruzioni», così ha dichiarato il presidente nazionale Dario Costantini sulla base dei risultati di una indagine presso circa 2mila imprese che rappresentano un campione altamente rappresentativo dei comparti dell’edilizia, delle costruzioni e dei serramenti.
«La Confederazione sta sollecitando il Governo a trovare rapidamente una soluzione per disinnescare una bomba economica e sociale, generata da una serie di provvedimenti normativi che hanno alimentato confusione e profonda incertezza. E così noi chiediamo aiuto in questa azione a deputati e deputate, senatori e senatrici eletti nei collegi del Piemonte perché possano affiancarci in questa azione sull’esecutivo», ha concluso Scanferla.