Coldiretti incontra i sindaci del novarese: sul tavolo l’emergenza animali selvatici

Richiesti interventi concreti

Un tavolo per chiedere di trovare una soluzione concreta al problema sempre più ingente della presenza degli animali selvatici nella provincia di Novara. Questo il senso della riunione tenutasi giovedì 9 febbraio al Comune di Borgomanero alla presenza del sindaco Sergio Bossi, del Presidente di Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo del Direttore Luciano Salvadori, del consigliere provinciale Arduino Pasquini, insieme ad altri 12 primi cittadini di paesi limitrofi e ad una rappresentanza dei soci Coldiretti. L’intento è quello di intervenire con azioni di sostegno al comparto agricolo. I presenti sono Comuni che già condividono la strategia di Coldiretti che già hanno deliberato in Consiglio Comunale il loro dissenso alla produzione e commercializzazione della carne e del latte di laboratorio.

Il grido disperato degli agricoltori, stanchi di vedere le loro colture devastate da cinghiali, caprioli e cervi, è sempre più frequente ed intenso. «In un periodo dove devono affrontare problematiche legate all’aumento smisurato dei costi di produzione, dal gasolio ai concimi, passando per le sementi, i nostri soci si ritrovano a contare anche gli innumerevoli danni provocati dagli animali selvatici che vanno a diminuire drasticamente, se non ad azzerare, la produzione non solo nell’immediato ma anche per gli anni successivi – hanno spiegato Baudo e Salvadori – Serve un cambio di rotta immediato e concreto. Coldiretti è prossima ad attivare nuove guardie venatorie volontarie che potranno dare assistenza agli abbatitori. Da parte della Federazione c’è piena volontà alla totale collaborazione con le associazioni competenti per aumentare il depopolamento ma bisogna fare in fretta, bisogna agire concretamente.

Per questo – hanno proseguito – Coldiretti Novara-Vco ha istituito un corso di formazione destinato ai soggetti attuatori dei piani di controllo dei cinghiali. Fortunatamente nel nostro territorio non è ancora stato riscontrato nessun caso di Peste suina africana, ma la tensione e l’attenzione continua ad essere altissima. Ora servono interventi straordinari e risolutori per avviare un reale processo di eradicazione della problematica del Quadrante Orientale».

La proposta di Coldiretti è stata condivisa e fatta propria dal sindaco di Borgomanero, Sergio Bossi, che la tradurrà come documento comune dei paesi del territorio presenti all’incontro: adesso servono risposte concrete da parte delle istituzioni: il problema selvaggina va arginato, contenuto e risolto.

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Coldiretti incontra i sindaci del novarese: sul tavolo l’emergenza animali selvatici

Richiesti interventi concreti

Un tavolo per chiedere di trovare una soluzione concreta al problema sempre più ingente della presenza degli animali selvatici nella provincia di Novara. Questo il senso della riunione tenutasi giovedì 9 febbraio al Comune di Borgomanero alla presenza del sindaco Sergio Bossi, del Presidente di Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo del Direttore Luciano Salvadori, del consigliere provinciale Arduino Pasquini, insieme ad altri 12 primi cittadini di paesi limitrofi e ad una rappresentanza dei soci Coldiretti. L’intento è quello di intervenire con azioni di sostegno al comparto agricolo. I presenti sono Comuni che già condividono la strategia di Coldiretti che già hanno deliberato in Consiglio Comunale il loro dissenso alla produzione e commercializzazione della carne e del latte di laboratorio.

Il grido disperato degli agricoltori, stanchi di vedere le loro colture devastate da cinghiali, caprioli e cervi, è sempre più frequente ed intenso. «In un periodo dove devono affrontare problematiche legate all’aumento smisurato dei costi di produzione, dal gasolio ai concimi, passando per le sementi, i nostri soci si ritrovano a contare anche gli innumerevoli danni provocati dagli animali selvatici che vanno a diminuire drasticamente, se non ad azzerare, la produzione non solo nell’immediato ma anche per gli anni successivi – hanno spiegato Baudo e Salvadori – Serve un cambio di rotta immediato e concreto. Coldiretti è prossima ad attivare nuove guardie venatorie volontarie che potranno dare assistenza agli abbatitori. Da parte della Federazione c’è piena volontà alla totale collaborazione con le associazioni competenti per aumentare il depopolamento ma bisogna fare in fretta, bisogna agire concretamente.

Per questo – hanno proseguito – Coldiretti Novara-Vco ha istituito un corso di formazione destinato ai soggetti attuatori dei piani di controllo dei cinghiali. Fortunatamente nel nostro territorio non è ancora stato riscontrato nessun caso di Peste suina africana, ma la tensione e l’attenzione continua ad essere altissima. Ora servono interventi straordinari e risolutori per avviare un reale processo di eradicazione della problematica del Quadrante Orientale».

La proposta di Coldiretti è stata condivisa e fatta propria dal sindaco di Borgomanero, Sergio Bossi, che la tradurrà come documento comune dei paesi del territorio presenti all’incontro: adesso servono risposte concrete da parte delle istituzioni: il problema selvaggina va arginato, contenuto e risolto.

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