Coldiretti Novara: «Con questa siccità occorre accelerare su piano invasi»

E' chiaro che le piogge sparse di un giorno non bastino per risolvere la crisi idrica: necessari interventi strutturali e programmati

«Con quasi un cittadino europeo su cinque che è oggi colpito mediamente ogni anno dal problema siccità, secondo l’ultimo rapporto dell’Unccd, chiediamo all’Ue di sostenere misure strutturali per assicurare la disponibilità di acqua in futuro e la produzione di cibo, come il piano invasi promosso da Coldiretti e Anbi». E’ quanto ha affermato Coldiretti nel corso del vertice a Bruxelles con il Commissario Europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, durante il quale si è fatto il punto della situazione sulle problematiche delle filiere agricole a partire dalla drammatica emergenza idrica.

A macchia di leopardo sul Novarese e soprattutto sul Verbano, in questi giorni, si è abbattuto il maltempo con forti piogge senza però, fortunatamente, gravi ripercussioni per campi, prati e vigneti. Parte delle colture hanno quindi beneficiato della pioggia, ma ovviamente l’emergenza siccità resta elevatissima.

«Il maltempo di questi giorni con le precipitazioni intense ha dato tregua per qualche giorno alla siccità, ma c’è la necessità di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola – hanno evidenziato il presidente di Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo e il direttore Francesca Toscani –  In un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero, vanno velocizzate le opere strutturali, senza più temporeggiare. Alla luce di questo scenario, Coldiretti ha sottolineato, a Bruxelles,  la necessità di considerare una proroga della deroga anche per il 2023 intervenendo su alcune misure della futura Politica agricola comune (Pac)».

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Coldiretti Novara: «Con questa siccità occorre accelerare su piano invasi»

E’ chiaro che le piogge sparse di un giorno non bastino per risolvere la crisi idrica: necessari interventi strutturali e programmati

«Con quasi un cittadino europeo su cinque che è oggi colpito mediamente ogni anno dal problema siccità, secondo l’ultimo rapporto dell’Unccd, chiediamo all’Ue di sostenere misure strutturali per assicurare la disponibilità di acqua in futuro e la produzione di cibo, come il piano invasi promosso da Coldiretti e Anbi». E’ quanto ha affermato Coldiretti nel corso del vertice a Bruxelles con il Commissario Europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, durante il quale si è fatto il punto della situazione sulle problematiche delle filiere agricole a partire dalla drammatica emergenza idrica.

A macchia di leopardo sul Novarese e soprattutto sul Verbano, in questi giorni, si è abbattuto il maltempo con forti piogge senza però, fortunatamente, gravi ripercussioni per campi, prati e vigneti. Parte delle colture hanno quindi beneficiato della pioggia, ma ovviamente l’emergenza siccità resta elevatissima.

«Il maltempo di questi giorni con le precipitazioni intense ha dato tregua per qualche giorno alla siccità, ma c’è la necessità di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola – hanno evidenziato il presidente di Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo e il direttore Francesca Toscani –  In un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero, vanno velocizzate le opere strutturali, senza più temporeggiare. Alla luce di questo scenario, Coldiretti ha sottolineato, a Bruxelles,  la necessità di considerare una proroga della deroga anche per il 2023 intervenendo su alcune misure della futura Politica agricola comune (Pac)».

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