Si svuota il carrello della spesa degli italiani nel 2022 che tagliano del 3% le quantità di prodotti alimentari acquistate rispetto allo scorso anno per effetto del balzo dei prezzi. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre 2022 che, su base annua, fanno registrare una diminuzione delle quantità di beni alimentari acquistate per il sesto mese consecutivo.
Gli italiani sono costretti a spendere di più per acquistare meno prodotti per effetto dei prezzi che hanno fatto segnare per gli alimentari un aumento record complessivo del +9,6% tra prodotti freschi e lavorati nel luglio 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento dei prezzi scatenato dal mix esplosivo dell’aumento dei costi energetici e del taglio dei raccolti a causa del clima costerà nel 2022 alle famiglie italiane quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat.
«Tra i rincari anche alcuni prodotti simbolo del nostro territorio come il riso, il latte, la farina, la frutta, e, se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare. In agricoltura si registrano, infatti, aumenti dei costi – hanno spiegato il presidente di Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo e il direttore Francesca Toscani – che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni. Nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi urgenti per salvare aziende e far in modo che possano programmare il futuro».