Coldiretti Piemonte: «Dopo il voucher arriva la riforma salva raccolti»

Per la difficoltà di reperire manodopera nelle campagne, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale, sono crollate del 2,2% le ore lavorate in agricoltura nel terzo quadrimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

L’arrivo del nuovo sistema di prestazioni occasionali che sostituisce i vecchi voucher è importante nelle campagne perché introduce una rilevante semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per il Paese. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte in riferimento ai contenuti della manovra approvata in Commissione Bilancio della Camera che prevede l’introduzione di norme speciali per l’impiego di manodopera attraverso una nuova disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura con un importante snellimento degli adempimenti e dei costi per l’impresa, garantendo la tutela dei diritti dei lavoratori nel pieno rispetto della disciplina della contrattazione collettiva di settore.

Per la difficoltà di reperire manodopera nelle campagne, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale, sono crollate del 2,2% le ore lavorate in agricoltura nel terzo quadrimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Sarà a tutti gli effetti un rapporto di lavoro subordinato agricolo con l’unico limite determinato dalla durata della prestazione che non potrà superare, per singolo occupato, le 45 giornate di lavoro effettivo in un arco temporale di durata del rapporto di dodici mesi. Rilevanti per l’impresa tanto le semplificazioni burocratiche che il contenimento dei costi. Le prime consentiranno all’impresa sia l’emissione di un’unica busta paga alla scadenza del rapporto, che assolve all’obbligo di informativa al lavoratore con la consegna del modello UNILAV di assunzione, ed erogando i compensi, in forma comunque tracciabile, per settimana-quindicina- mese.

«Il provvedimento riconosce – hanno precisato Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – le specificità del settore agricolo con la necessità di rispettare i cicli stagionali della produzione di fronte ai cambiamenti climatici per non perdere i raccolti rimediando alla carenza di manodopera resa più evidente dall’emergenza Covid, che ha ostacolato gli ingressi alle frontiere dei lavoratori stranieri che rappresentano una componente importante per le nostre attività di raccolta della frutta e dell’uva. Bene, quindi, che il Governo abbia accolto nostre sollecitazioni a predisporre uno strumento flessibile, semplice ed economico per regolare i rapporti di lavoro occasionali. Si tratta di una tipologia di rapporto in grado di completare il mercato del lavoro agricolo in quanto potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati e inoccupati, percettori di NASPI reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno».

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Coldiretti Piemonte: «Dopo il voucher arriva la riforma salva raccolti»

Per la difficoltà di reperire manodopera nelle campagne, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale, sono crollate del 2,2% le ore lavorate in agricoltura nel terzo quadrimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

L’arrivo del nuovo sistema di prestazioni occasionali che sostituisce i vecchi voucher è importante nelle campagne perché introduce una rilevante semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per il Paese. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte in riferimento ai contenuti della manovra approvata in Commissione Bilancio della Camera che prevede l’introduzione di norme speciali per l’impiego di manodopera attraverso una nuova disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura con un importante snellimento degli adempimenti e dei costi per l’impresa, garantendo la tutela dei diritti dei lavoratori nel pieno rispetto della disciplina della contrattazione collettiva di settore.

Per la difficoltà di reperire manodopera nelle campagne, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale, sono crollate del 2,2% le ore lavorate in agricoltura nel terzo quadrimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Sarà a tutti gli effetti un rapporto di lavoro subordinato agricolo con l’unico limite determinato dalla durata della prestazione che non potrà superare, per singolo occupato, le 45 giornate di lavoro effettivo in un arco temporale di durata del rapporto di dodici mesi. Rilevanti per l’impresa tanto le semplificazioni burocratiche che il contenimento dei costi. Le prime consentiranno all’impresa sia l’emissione di un’unica busta paga alla scadenza del rapporto, che assolve all’obbligo di informativa al lavoratore con la consegna del modello UNILAV di assunzione, ed erogando i compensi, in forma comunque tracciabile, per settimana-quindicina- mese.

«Il provvedimento riconosce – hanno precisato Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – le specificità del settore agricolo con la necessità di rispettare i cicli stagionali della produzione di fronte ai cambiamenti climatici per non perdere i raccolti rimediando alla carenza di manodopera resa più evidente dall’emergenza Covid, che ha ostacolato gli ingressi alle frontiere dei lavoratori stranieri che rappresentano una componente importante per le nostre attività di raccolta della frutta e dell’uva. Bene, quindi, che il Governo abbia accolto nostre sollecitazioni a predisporre uno strumento flessibile, semplice ed economico per regolare i rapporti di lavoro occasionali. Si tratta di una tipologia di rapporto in grado di completare il mercato del lavoro agricolo in quanto potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati e inoccupati, percettori di NASPI reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno».

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