Con l’obiettivo di contribuire alla diffusione della produzione birraia artigianale sul nostro territorio, la Regione Piemonte ha pubblicato il 15 dicembre scorso la legge n.20 di promozione e valorizzazione della filiera brassicola.
Il provvedimento mira a incentivare la coltivazione e la qualità delle materie prime quali, per esempio, il luppolo e l’orzo, anche tramite lo sviluppo di filiere locali. La legge, nel definire cos’è la birra artigianale, introduce il concetto di piccoli birrifici agricoli o microbirrifici agricoli, ovvero di aziende agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile che producono la bevanda nell’ambito delle attività connesse all’agricoltura, con la possibilità di somministrare e vendere il prodotto direttamente al consumatore.
Tra gli interventi di valorizzazione e tutela, la legge 20 prevede l’istituzione del registro dei birrifici artigianali (entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore) e del logo di filiera brassicola: entrambi gli strumenti poggiano su di un accordo tra i soggetti che concorrono alla realizzazione del prodotto, da cui scaturisce il progetto che definisce i ruoli degli stessi in modo coordinato e organico.
Infine, la legge sostiene le iniziative di ristrutturazione e ammodernamento degli impianti di produzione e incentiva l’acquisto di macchinari, anche innovativi, con uno stanziamento di risorse finanziarie stimato in 150 mila euro l’anno per il biennio 2023 – 2024.