Confartigianato imprese Piemonte orientale denuncia il caro bollette

Il presidente di Confartigianato imprese del Piemonte: «Una vera e propria stangata che colpisce le imprese del nostro territorio»

Grande allarme tra gli imprenditori per i fortissimi rincari dei costi dell’energia, elettricità e gas, che possono in questo primo trimestre del 2022 arrivare a triplicare la bolletta mensile. 

Confartigianato imprese Piemonte orientale ha denunciato subito l’aumento dei prezzi cominciato nei mesi scorsi: le bollette sono raddoppiate o triplicate creando un rischio effettivo di tenuta per le aziende, soprattutto quelle piccole e medie. 

«Confartigianato per il tramite del consorzio Cenpi acquista energia per l’anno successivo definendo di norma i termini di pagamento a prezzo fisso; nel 2021 il prezzo del gas e dell’energia elettrica era stato fissato nell’autunno del 2020 e quindi gli imprenditori e le famiglie suoi aderenti fino ad ora hanno potuto pagare bollette senza i rincari che dallo scorso luglio, invece, sono comparsi nei conti dei clienti di altri fornitori» spiega Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato imprese Piemonte orientale «Per quest’anno la scelta è stata di acquistare a prezzo variabile considerando che il picco di rincari dovrebbe essere raggiunto in questo periodo con una prima fattura del 2022 che registra variazioni in aumento del doppio o del triplo rispetto al dicembre 2021. Confartigianato confida che le secondo semestre del 2022 i prezzi saranno più favorevoli e per questo motivo il suggerimento è di attendere per non vincolarsi alle carissime condizioni economiche del mercato di questi giorni».

«È una vera e propria “stangata” che colpisce le nostre imprese già reduci da due anni molto difficili e mette a rischio la tenuta dell’intero sistema economico – si rammarica Impaloni -. Ci auguriamo che sia una fase breve e siano confermate le nostre valutazioni secondo cui è possibile che dopo il primo trimestre 2022 i costi dell’energia vadano calando, anche se non torneranno ai livelli di un anno e mezzo fa».

«Auspichiamo che gli interventi del Governo annunciati – conclude Impaloni – siano orientati a sostenere piccole imprese e le famiglie con almeno un’azione finalizzata a sterilizzare i costi indipendenti dall’approvvigionamento di energia».

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Il presidente di Confartigianato imprese del Piemonte: «Una vera e propria stangata che colpisce le imprese del nostro territorio»

Grande allarme tra gli imprenditori per i fortissimi rincari dei costi dell’energia, elettricità e gas, che possono in questo primo trimestre del 2022 arrivare a triplicare la bolletta mensile. 

Confartigianato imprese Piemonte orientale ha denunciato subito l’aumento dei prezzi cominciato nei mesi scorsi: le bollette sono raddoppiate o triplicate creando un rischio effettivo di tenuta per le aziende, soprattutto quelle piccole e medie. 

«Confartigianato per il tramite del consorzio Cenpi acquista energia per l’anno successivo definendo di norma i termini di pagamento a prezzo fisso; nel 2021 il prezzo del gas e dell’energia elettrica era stato fissato nell’autunno del 2020 e quindi gli imprenditori e le famiglie suoi aderenti fino ad ora hanno potuto pagare bollette senza i rincari che dallo scorso luglio, invece, sono comparsi nei conti dei clienti di altri fornitori» spiega Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato imprese Piemonte orientale «Per quest’anno la scelta è stata di acquistare a prezzo variabile considerando che il picco di rincari dovrebbe essere raggiunto in questo periodo con una prima fattura del 2022 che registra variazioni in aumento del doppio o del triplo rispetto al dicembre 2021. Confartigianato confida che le secondo semestre del 2022 i prezzi saranno più favorevoli e per questo motivo il suggerimento è di attendere per non vincolarsi alle carissime condizioni economiche del mercato di questi giorni».

«È una vera e propria “stangata” che colpisce le nostre imprese già reduci da due anni molto difficili e mette a rischio la tenuta dell’intero sistema economico – si rammarica Impaloni -. Ci auguriamo che sia una fase breve e siano confermate le nostre valutazioni secondo cui è possibile che dopo il primo trimestre 2022 i costi dell’energia vadano calando, anche se non torneranno ai livelli di un anno e mezzo fa».

«Auspichiamo che gli interventi del Governo annunciati – conclude Impaloni – siano orientati a sostenere piccole imprese e le famiglie con almeno un’azione finalizzata a sterilizzare i costi indipendenti dall’approvvigionamento di energia».

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