De Grandis: «Favorire il territorio? Con la fusione tra Atl e Distretto turistico dei laghi». Lo ha dichiarato il consigliere provinciale delegato al Turismo e al Marketing territoriale, Ivan De Grandis, in occasione dell’assemblea dei soci dell’Agenzia turistica locale che si è tenuta nell’aula consigliare di Palazzo Natta.
«Già lo scorso anno – ha proseguito De Grandis – mi ero ampiamente confrontato, oltre che con Atl, anche con la provincia del Vco e con il Distretto: tutti eravamo d’accordo sul potenziale che questa eventualità avrebbe creato nel panorama turistico regionale. A mio parere, questo sarebbe dovuto essere il primo e doveroso passaggio che, purtroppo, si è fermato a causa dell’emergenza sanitaria. In pochi mesi è cambiato il mondo e i dati del turismo novarese e dei laghi di due anni fa hanno subito un crollo, come quelli di tutto il Piemonte. E’ quindi ovvio che ora, per recuperare terreno e per potenziare il turismo e il lavoro degli enti di promozione a livello regionale, sia necessario percorrere questa strada. Per il turismo bisogna pensare in ottica di quadrante, così come è stato fatto per gli hub sanitari, l’Università del Piemonte Orientale e la Camera di Commercio».
«La Provincia di Novara vuole, comunque, che il lavoro finora egregiamente svolto dai nostri enti di promozione trovi la più completa valorizzazione all’interno del nuovo soggetto di quadrante – ha continuato il consigliere -. I dati di Atl e le potenzialità del Distretto, in tempi di normalità, parlano di crescita e di buona politica di promozione della nostra realtà. Si tratta di un patrimonio di competenze dal quale un nuovo organismo non può assolutamente prescindere, così come anche non si può prescindere dagli interessi e dalla necessità dei vari soci dei due enti, che si tratti di o di privati. Proprio per questo motivo, ho chiesto di prevedere una nuova assemblea affinché sia dato mandato di percorrere questa strada, condivisa in perfetta sintonia con il sindaco di Novara, a garanzia della ripartenza del turismo e del futuro del territorio».