Didattica a distanza, la situazione nelle scuole novaresi

Didattica a distanza, la situazione nelle scuole novaresi. Dopo esserci confrontati con alcuni licei e istituti superiori, ora tocca al liceo artistico musicale coreutico Casorati, al classico Carlo Alberto, al Ravizza e al liceo delle scienze umane Bellini.

Al Liceo Artistico Musicale Coreutico Casorati l’attività didattica prosegue a distanza. Coordinati dal dirigente scolastico, Salvatore Palvetti, sono diversi i docenti che si sono messi a disposizione per continuare le lezioni dell’istituto in maniera virtuale. «Una interruzione forzata – spiega Palvetti – che vuole tuttavia essere un suggerimento ai nostri studenti nel poter riorganizzate il loro apprendimento fra le mura di casa. Il mio augurio è quello che quando si potrà tornare a frequentare fisicamente il nostro liceo, i nostri ragazzi saranno più arricchiti dal punto di vista umano e pronti ad affrontare le prove quotidiane del futuro».

Questo per una formazione individuale, ma l’attività a distanza, come detto, va avanti. Come? «Docenti e studenti possono utilizzare, con l’account ufficiale dell’Istituto, tutti quei servizi già da anni a nostra disposizione come il registro elettronico. E poi, attraverso il portale personalizzato di Google apps, si potrà mantenere il rapporto tra docenti e studenti creando e distribuendo verifiche; documenti che tutti potranno visualizzare, modificare e condividere». E ancora: «Grazie al programma “Google Hangoust Meet” si potranno effettuare videoconferenze, con presentazione e condivisione delle varie attività. Si tratta di un sistema che, personalmente, ho già avuto di sperimentare in passato con successo, ma che ora si rende purtroppo necessario». Non tutto il male viene per nuocere, verrebbe da aggiungere, perché «si tratta comunque di risorse importanti che devono essere sfruttate al meglio». La scuola deve, insomma, essere in grado di tenere il passo con la modernità. In situazioni di emergenza o meno.

 

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«Stiamo vivendo una situazione molto delicata, ma ci stiamo organizzando». Sergio Botta, dirigente scolastico del Liceo Classico e Linguistico Carlo Alberto commenta il varo dell’attività didattica a distanza, partita in questi giorni anche nel suo istituto. Un momento particolare, che necessita forse ancora qualche giornata di riflessione dal punto di vista organizzativo. Nella sostanza, non è semplice attuare questo dedicato passaggio nella gestione della didattica a distanza «anche se da parte del mio corpo docenti c’è la massima disponibilità affinché si possa passare in tempi relativamente contingentati a questa nuova formula. Faremo il punto della situazione prima della fine del mese».

«La salute deve avere la priorità, poi viene l’istruzione». E’ questa l’analisi di Loretta Guacci, dirigente scolastico dell’istituto Ravizza, in merito alla situazione, prima del via dell’attività a distanza: «Stiamo predisponendo tutto. Chiaramente abbiamo bisogno di qualche giorno per poter calibrare al meglio questo tipo di attività, ma i presupposti ci sono. Contiamo nell’arco di una settimana di poter andare a regime».

Decisamente avanti rispetto alla media di diversi istituti si sta presentando l’attività del Liceo delle Scienze Umane Bellini. «Il fatto di aver iniziato in anticipo, avviando da tempo una fase più che sperimentale prima ancora delle recenti disposizioni ministeriali – dice la dirigente scolastica Maria Motta – ci ha consentito di presentarci preparati a questa emergenza». Già da alcuni anni «sono state messe a punto metodologie didattiche e di comunicazione come il registro elettronico e la possibilità di comunicare direttamente con i genitori. Poi stiamo perfezionando la didattica a distanza attraverso la realizzazione di file audio e video che consentono ai nostri ragazzi di poter seguire le lezioni e lavorare da casa. Naturalmente il nostro intendimento è quello di continuare a step, attraverso una graduale implementazione, per non sovraccaricare il lavoro gli studenti». Motta, infine, esprime un ringraziamento a docenti e famiglie «per la collaborazione che stanno prestando, ognuno nel suo ambito e nelle sue competenze. Ho ricevuto elogi, che ho condiviso con chi sta lavorando con me».

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Didattica a distanza, la situazione nelle scuole novaresi

Didattica a distanza, la situazione nelle scuole novaresi. Dopo esserci confrontati con alcuni licei e istituti superiori, ora tocca al liceo artistico musicale coreutico Casorati, al classico Carlo Alberto, al Ravizza e al liceo delle scienze umane Bellini.

Al Liceo Artistico Musicale Coreutico Casorati l’attività didattica prosegue a distanza. Coordinati dal dirigente scolastico, Salvatore Palvetti, sono diversi i docenti che si sono messi a disposizione per continuare le lezioni dell’istituto in maniera virtuale. «Una interruzione forzata – spiega Palvetti – che vuole tuttavia essere un suggerimento ai nostri studenti nel poter riorganizzate il loro apprendimento fra le mura di casa. Il mio augurio è quello che quando si potrà tornare a frequentare fisicamente il nostro liceo, i nostri ragazzi saranno più arricchiti dal punto di vista umano e pronti ad affrontare le prove quotidiane del futuro».

Questo per una formazione individuale, ma l’attività a distanza, come detto, va avanti. Come? «Docenti e studenti possono utilizzare, con l’account ufficiale dell’Istituto, tutti quei servizi già da anni a nostra disposizione come il registro elettronico. E poi, attraverso il portale personalizzato di Google apps, si potrà mantenere il rapporto tra docenti e studenti creando e distribuendo verifiche; documenti che tutti potranno visualizzare, modificare e condividere». E ancora: «Grazie al programma “Google Hangoust Meet” si potranno effettuare videoconferenze, con presentazione e condivisione delle varie attività. Si tratta di un sistema che, personalmente, ho già avuto di sperimentare in passato con successo, ma che ora si rende purtroppo necessario». Non tutto il male viene per nuocere, verrebbe da aggiungere, perché «si tratta comunque di risorse importanti che devono essere sfruttate al meglio». La scuola deve, insomma, essere in grado di tenere il passo con la modernità. In situazioni di emergenza o meno.

 

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«Stiamo vivendo una situazione molto delicata, ma ci stiamo organizzando». Sergio Botta, dirigente scolastico del Liceo Classico e Linguistico Carlo Alberto commenta il varo dell’attività didattica a distanza, partita in questi giorni anche nel suo istituto. Un momento particolare, che necessita forse ancora qualche giornata di riflessione dal punto di vista organizzativo. Nella sostanza, non è semplice attuare questo dedicato passaggio nella gestione della didattica a distanza «anche se da parte del mio corpo docenti c’è la massima disponibilità affinché si possa passare in tempi relativamente contingentati a questa nuova formula. Faremo il punto della situazione prima della fine del mese».

«La salute deve avere la priorità, poi viene l’istruzione». E’ questa l’analisi di Loretta Guacci, dirigente scolastico dell’istituto Ravizza, in merito alla situazione, prima del via dell’attività a distanza: «Stiamo predisponendo tutto. Chiaramente abbiamo bisogno di qualche giorno per poter calibrare al meglio questo tipo di attività, ma i presupposti ci sono. Contiamo nell’arco di una settimana di poter andare a regime».

Decisamente avanti rispetto alla media di diversi istituti si sta presentando l’attività del Liceo delle Scienze Umane Bellini. «Il fatto di aver iniziato in anticipo, avviando da tempo una fase più che sperimentale prima ancora delle recenti disposizioni ministeriali – dice la dirigente scolastica Maria Motta – ci ha consentito di presentarci preparati a questa emergenza». Già da alcuni anni «sono state messe a punto metodologie didattiche e di comunicazione come il registro elettronico e la possibilità di comunicare direttamente con i genitori. Poi stiamo perfezionando la didattica a distanza attraverso la realizzazione di file audio e video che consentono ai nostri ragazzi di poter seguire le lezioni e lavorare da casa. Naturalmente il nostro intendimento è quello di continuare a step, attraverso una graduale implementazione, per non sovraccaricare il lavoro gli studenti». Motta, infine, esprime un ringraziamento a docenti e famiglie «per la collaborazione che stanno prestando, ognuno nel suo ambito e nelle sue competenze. Ho ricevuto elogi, che ho condiviso con chi sta lavorando con me».

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