Diesel Euro 5: scongiurato il blocco in Piemonte

Ha preso il via ufficialmente il confronto tra il governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti

Rinviare di due anni il blocco dei diesel Euro 5 in Piemonte. E’ questo l’obbiettivo del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che nel prossimo consiglio dei ministri – che si svolgerà il 7 o l’8 settembre – presenterà un atto volto appunto a rinviare l’entrata in vigore della restrizione che sarebbe dovuta scattare il 15 settembre in tutto il Piemonte.

Ed è proprio grazie al rinvio del blocco che ha preso il via ufficialmente il confronto tra il governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti. È un confronto tecnico tra i ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e della sicurezza energetica e delle Politiche Europee insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e dell’Arpa. 

L’obiettivo è valutare l’aggiornamento del piano della qualità dell’aria con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco Euro 5, alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni, grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni. 

«Come è noto, la Regione Piemonte sul blocco degli Euro 5 si è trovata costretta ad attuare una scelta figlia di una procedura di infrazione europea – hanno spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore all’ambiente Matteo Marnati – Però, il governo italiano nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso ha aperto alla possibilità di rivalutare le misure messe in campo e di procedere ad una analisi tecnica che prenda in considerazione l’impatto effettivo misure alternative al blocco dei veicoli diesel Euro 5. Si tratta di un passaggio di estrema importanza perché ci dà la possibilità di mettere sul tavolo e di valorizzare tutte le misure messe in campo dal 2021 ad oggi che, allora, non erano né conosciute né tanto meno previste. Ad esempio in questi due anni sono stati rottamati 704 autobus inquinanti e la quota di emissioni è stata ridotta notevolmente grazie agli interventi del bonus 110 per cento. Il lavoro è in corso e coinvolge ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e della sicurezza energetica e delle Politiche Europee insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e di Arpa. L’obiettivo del governo è individuare possibili soluzioni tecniche che rispettino le indicazioni di Bruxelles, tutelando l’ambiente e la salute dei piemontesi, scongiurando però il blocco dei diesel Euro 5. Tutto questo in base a dati scientifici degli scenari predisposti da Arpa».

«Mentre tanti parlano – ha concluso il presidente – e strumentalizzano politicamente questa situazione che invece va affrontata con serietà e rigore, noi siamo al lavoro in silenzio da settimane  ed apprezziamo la sensibilità del governo nazionale e dei ministri Pichetto, Salvini e Fitto che si sono fatti carico di lavorare ad una rapida soluzione».

Nel pomeriggio di ieri 30 agosto gli assessori alle Attività produttive, Andrea Tronzano, e al Commercio, Vittoria Poggio hanno tenuto una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria per fare il punto sugli incentivi già in campo per la rottamazione dei veicoli e per raccogliere suggerimenti sul potenziamento di questi strumenti in modo che possano rispondere alle esigenze delle imprese e dei cittadini. La Regione Piemonte ha previsto una serie di misure già in campo per favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Nei mesi scorsi ha attivato un bando per la sostituzione dei veicoli commerciali che ha ancora una dotazione di 5 milioni di euro per i quali saranno rivisti i criteri di accesso. Altri 10 milioni sono disponibili già ora sul Fondo artigiani per l’acquisto di automezzi con una dotazione che può crescere fino a 25 milioni. 

«Abbiamo aperto un tavolo col Governo che ringraziamo per la sensibilità dimostrata avviando un dialogo in un momento difficile – hanno sottolineato gli assessori alle Attività Produttive, Andrea Tronzano e al Commercio, Vittoria Poggio -. Imprese e famiglie devono poter svolgere le proprie attività. Per questo stiamo lavorando su alcune misure anche ascoltando i consigli delle associazioni di categoria con le quali abbiamo avviato un confronto costruttivo. L’obiettivo è di individuare soluzioni che, oltre a superare il blocco dei diesel Euro 5, possano essere risolutiva anche e soprattutto nel lungo periodo».

Leggi anche:

Divieto diesel Euro 5 in Piemonte: associazioni e istituzioni al fianco dei cittadini

Stop ai diesel Euro 5 in Piemonte dal 15 settembre

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Ha preso il via ufficialmente il confronto tra il governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti

Rinviare di due anni il blocco dei diesel Euro 5 in Piemonte. E' questo l'obbiettivo del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che nel prossimo consiglio dei ministri - che si svolgerà il 7 o l'8 settembre - presenterà un atto volto appunto a rinviare l’entrata in vigore della restrizione che sarebbe dovuta scattare il 15 settembre in tutto il Piemonte.

Ed è proprio grazie al rinvio del blocco che ha preso il via ufficialmente il confronto tra il governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti. È un confronto tecnico tra i ministeri dei Trasporti, dell'Ambiente e della sicurezza energetica e delle Politiche Europee insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e dell'Arpa. 

L'obiettivo è valutare l'aggiornamento del piano della qualità dell'aria con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco Euro 5, alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni, grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni. 

«Come è noto, la Regione Piemonte sul blocco degli Euro 5 si è trovata costretta ad attuare una scelta figlia di una procedura di infrazione europea – hanno spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l'assessore all'ambiente Matteo Marnati - Però, il governo italiano nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso ha aperto alla possibilità di rivalutare le misure messe in campo e di procedere ad una analisi tecnica che prenda in considerazione l'impatto effettivo misure alternative al blocco dei veicoli diesel Euro 5. Si tratta di un passaggio di estrema importanza perché ci dà la possibilità di mettere sul tavolo e di valorizzare tutte le misure messe in campo dal 2021 ad oggi che, allora, non erano né conosciute né tanto meno previste. Ad esempio in questi due anni sono stati rottamati 704 autobus inquinanti e la quota di emissioni è stata ridotta notevolmente grazie agli interventi del bonus 110 per cento. Il lavoro è in corso e coinvolge ministeri dei Trasporti, dell'Ambiente e della sicurezza energetica e delle Politiche Europee insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e di Arpa. L'obiettivo del governo è individuare possibili soluzioni tecniche che rispettino le indicazioni di Bruxelles, tutelando l'ambiente e la salute dei piemontesi, scongiurando però il blocco dei diesel Euro 5. Tutto questo in base a dati scientifici degli scenari predisposti da Arpa».

«Mentre tanti parlano - ha concluso il presidente – e strumentalizzano politicamente questa situazione che invece va affrontata con serietà e rigore, noi siamo al lavoro in silenzio da settimane  ed apprezziamo la sensibilità del governo nazionale e dei ministri Pichetto, Salvini e Fitto che si sono fatti carico di lavorare ad una rapida soluzione».

Nel pomeriggio di ieri 30 agosto gli assessori alle Attività produttive, Andrea Tronzano, e al Commercio, Vittoria Poggio hanno tenuto una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria per fare il punto sugli incentivi già in campo per la rottamazione dei veicoli e per raccogliere suggerimenti sul potenziamento di questi strumenti in modo che possano rispondere alle esigenze delle imprese e dei cittadini. La Regione Piemonte ha previsto una serie di misure già in campo per favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Nei mesi scorsi ha attivato un bando per la sostituzione dei veicoli commerciali che ha ancora una dotazione di 5 milioni di euro per i quali saranno rivisti i criteri di accesso. Altri 10 milioni sono disponibili già ora sul Fondo artigiani per l'acquisto di automezzi con una dotazione che può crescere fino a 25 milioni. 

«Abbiamo aperto un tavolo col Governo che ringraziamo per la sensibilità dimostrata avviando un dialogo in un momento difficile – hanno sottolineato gli assessori alle Attività Produttive, Andrea Tronzano e al Commercio, Vittoria Poggio -. Imprese e famiglie devono poter svolgere le proprie attività. Per questo stiamo lavorando su alcune misure anche ascoltando i consigli delle associazioni di categoria con le quali abbiamo avviato un confronto costruttivo. L'obiettivo è di individuare soluzioni che, oltre a superare il blocco dei diesel Euro 5, possano essere risolutiva anche e soprattutto nel lungo periodo».

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