Discoteche ancora chiuse, Lo Vecchio: «Il governo non si dimentichi di noi»

Locali da ballo chiusi fino al prossimo 10 febbraio

«Il governo non si dimentichi di noi, sempre che, da parte del governo, ci sia interesse nei nostri confronti, perché dei dubbi li abbiamo». Parla per sé e per la categoria Maurizio Lo Vecchio, il presidente Silb Novara e Vco, alla conferma che la chiusura dei locali da ballo è prolungata fino al prossimo 10 febbraio con ipotesi di riapertura l’11.

«Dopo la chiusura in periodo festivo non sappiamo più cosa dire perché siamo stati massacrati, – spiega – con il sostegno ricevuto finora si paga a malapena la bolletta di un mese e lo dico per esperienza personale, dove vogliamo arrivare in questo modo. Le vacanze di Natale rappresentano per noi il 25% del fatturato annuo, ora arriva il Carnevale, altra occasione per noi di attrarre gente, ma anche questo non sarà possibile».

Lo Vecchio evidenzia anche un altro aspetto, anzi due: «I lavoratori stanno cercando altri lavori con la speranza di trovarli, i soci dei vari locali stanno dilapidando i loro capitali. Senza un sostegno vero, che si possa ritenere tale, non potremo avere futuro».

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Discoteche ancora chiuse, Lo Vecchio: «Il governo non si dimentichi di noi»

Locali da ballo chiusi fino al prossimo 10 febbraio

«Il governo non si dimentichi di noi, sempre che, da parte del governo, ci sia interesse nei nostri confronti, perché dei dubbi li abbiamo». Parla per sé e per la categoria Maurizio Lo Vecchio, il presidente Silb Novara e Vco, alla conferma che la chiusura dei locali da ballo è prolungata fino al prossimo 10 febbraio con ipotesi di riapertura l’11.

«Dopo la chiusura in periodo festivo non sappiamo più cosa dire perché siamo stati massacrati, – spiega – con il sostegno ricevuto finora si paga a malapena la bolletta di un mese e lo dico per esperienza personale, dove vogliamo arrivare in questo modo. Le vacanze di Natale rappresentano per noi il 25% del fatturato annuo, ora arriva il Carnevale, altra occasione per noi di attrarre gente, ma anche questo non sarà possibile».

Lo Vecchio evidenzia anche un altro aspetto, anzi due: «I lavoratori stanno cercando altri lavori con la speranza di trovarli, i soci dei vari locali stanno dilapidando i loro capitali. Senza un sostegno vero, che si possa ritenere tale, non potremo avere futuro».

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