Due termoscan in funzione all’ingresso dell’ospedale Maggiore

Sono entrati in funzione all’ospedale Maggiore due termoscan per la misurazione della temperatura di chi entra in ospedale: uno, fisso, è riservato all’ingresso pedonale, l’altro, mobile, per il controllo di chi arriva in auto.

Il termoscan è una telecamera duale, sia termica che ottica: la prima funzione permette di rilevare la temperatura, la seconda verifica la persona (come accade, per esempio, in aeroporto). Al momento all’ospedale è utilizzato solo per rilevare la temperatura.

Un elemento importante è che l’operatore può svolgere la sua mansione restando a una distanza minima di sicurezza da chi è sottoposto al termoscan.

 

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I due apparecchi sono stati acquistati attraverso l’associazione For Life onlus di cui è presidente il professor Alessandro Carriero (direttore del Dipartimento servizi, diagnosi, cura dell’Aou di Novara), che ha così convogliato parte di un’importante donazione, superiore ai 100 mila euro complessivi di Rotary e Lions (Rotary Club Val Ticino di Novara, Lions Club Novara Host, Rotary Club San Gaudenzio, Lions Club Novara Ticino, Rotary Club Antonelli, Lions Club Novara Broletto, Lions Club Novara Ovest Ticino).

«I due termoscan – spiega Carriero – sono solo una delle ultime donazioni effettuate. Questi strumenti computerizzati sono fondamentali per un preciso riscontro della temperatura, che è uno dei sintomi di chi è affetto da coronavirus e superano i limiti dei termometri a contatto, troppo limitati dall’umidità e dal calore esterno. Al di là di questa fase acuta dell’emergenza, i termoscan saranno utilissimi per il ‘dopo’, quando comunque dovremo effettuare lo screening dei pazienti».

 

 

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Due termoscan in funzione all’ingresso dell’ospedale Maggiore

Sono entrati in funzione all’ospedale Maggiore due termoscan per la misurazione della temperatura di chi entra in ospedale: uno, fisso, è riservato all’ingresso pedonale, l’altro, mobile, per il controllo di chi arriva in auto.

Il termoscan è una telecamera duale, sia termica che ottica: la prima funzione permette di rilevare la temperatura, la seconda verifica la persona (come accade, per esempio, in aeroporto). Al momento all’ospedale è utilizzato solo per rilevare la temperatura.

Un elemento importante è che l’operatore può svolgere la sua mansione restando a una distanza minima di sicurezza da chi è sottoposto al termoscan.

 

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«I due termoscan – spiega Carriero – sono solo una delle ultime donazioni effettuate. Questi strumenti computerizzati sono fondamentali per un preciso riscontro della temperatura, che è uno dei sintomi di chi è affetto da coronavirus e superano i limiti dei termometri a contatto, troppo limitati dall’umidità e dal calore esterno. Al di là di questa fase acuta dell’emergenza, i termoscan saranno utilissimi per il ‘dopo’, quando comunque dovremo effettuare lo screening dei pazienti».

 

 

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