La storia del circo Orfei prende vita da lontano, nella prima metà degli anni Sessanta. Un giovanissimo Rolando Orfei ha una vocazione bizzarra, ma feroce come gli animali selvatici della savana: creare un tendone che si veda da lontano, che abbia un pennacchio, le bandiere e che sia colorato, magari a strisce: rosse e bianche, perchè no? Un tempio, ecco, Orfei è alla ricerca di un tempio dove accogliere il suo spettacolo. E lo trova. Da allora la carovana Orfei non si è più fermata, anzi, si è fatta sempre più grande, sempre più viva e oggi, nonostante le numerose difficoltà, è ancora tra le realtà più importanti del circo mondiale.
«Eccoci a Novara, finalmente dopo parecchio tempo – ci racconta Jones Coda Prin responsabile comunicazioni del circo, ex acrobata e clown nella famiglia Orfei da oltre vent’anni – e ci staremo fino al sei di marzo. Abbiamo attraversato momenti di grossa difficoltà a causa della pandemia: siamo dovuti stare fermi un sacco di tempo e, per un circo, significa soffocare. La cosa però che ci teniamo a dire è che, nonostante mille peripezie, il nostro spettacolo, la qualità del nostro circo, non è mai diminuita. Al contrario abbiamo fatto di tutto, anche perdendo a livello economico, pur di assicurare uno spettacolo qualitativamente ineccepibile. I nostri artisti sono internazionali, questo va detto e, ciononostante, il prezzo dei nostri biglietti non è mai aumentato»
Quindi cosa aspettarci da questa settimana di circo Orfei? «Saranno settimane di grande intrattenimento, una settimana per scrollarci di dosso la paura e la sofferenza di questi anni di pandemia. Inoltre, ci sarà la grande novità del nostro circo: la donna laser, un’esibizione spettacolare che prende vita grazie a un gioco di luci mozzafiato. Poi, ovviamente, non mancheranno gli acrobati, i clown e i nostri animali: leoni, leonesse, cammelli, bisonti, cavalli e molti altri. Insomma, un circo più vivo che mai e che non perde colpi nonostante le mille difficoltà. Il circo è vita, è divertimento e tutti ne abbiamo bisogno».