Entrate separate, bambini distanziati. Un’estate ragazzi surreale

«Mancano le emozioni, il rapporto diretto con i bambini, il contatto fisico per un abbraccio quando ci capita di consolarli. Abbiamo cominciato ieri e sono stati i bambini a sorprenderci: dopo aver visto il mondo esterno fatto di gel e mascherine, pensavano che il centro estivo  potesse rappresentare il loro micro mondo di normalità; invece si sono accorti che anche qui devono adottare le stesse regole che ci sono fuori, forse anche più rigide. Anche loro soffrono di questa situazione, però sono più bravi degli adulti a sopportare».

Anna Veneziano, responsabile degli educatori al centro estivo comunale della scuola Bottacchi, racconta così il secondo giorno di un’estate ragazzi surreale: entrate separate e scaglionate negli orari con prova della temperatura all’ingresso, bambini distanziati divisi in gruppi che non si incontrano mai (tre gruppi per un totale di 23 iscritti), attività ridotte, pasti confezionati monoporzione.

 

 

«Quest’anno la fantasia degli educatori, tra cui Giuseppe Ardagna, Alex Baronchelli per lo sport e Maria Cusimano per la parte creativa, è al massimo – prosegue – perchè i bambini devono essere tenuti impegnati con attività alternative negli spazi dedicati. C’è stata una riscoperta dei giochi di una volta, si sta un po’ nelle aule, ma anche in giardino e in palestra a turno. Abbiamo anche creato un gruppo whatsapp con tutti i genitori che ieri sera ci hanno manifestato la loro soddisfazione. Se avremo il loro consenso, porteremo in bambini a pedalare lungo la pista ciclabile qui intorno. Sette settimane sono lunghe, ma i bambini sono pieni di risorse».

In un’altra ala della scuola ci sono, invece, i piccoli della materna, 15 in tutto. Le regole sono le stesse: «I bambini sono divisi in tre gruppi – spiega la responsbile, Angela Santomauro – ognuno con le proprie educatrici, oltre a un bambino disabile che segue un percorso personalizzato. Il covid è diventato un argomento di condivisione e anche il distanziamento viene interpretato come un gioco: al mattino, quando arrivano, i bambini sanno che non devono avvicinarsi tra di loro e si mettono in fila senza essere sollecitati».

I summer camp proseguiranno fino al 31 luglio e dal 22 al 27 giugno sarà possibile iscriversi nuovamente utilizzando le modalità e documentazione presenti sul sito del comune di Novara. Il periodo di attivazione sarà da lunedì 6 luglio a venerdì 31 luglio. Le richieste di informazioni e la modulistica compilata vanno inviate centriestivi@comune.novara.it

Le scuole attivate saranno la primaria Don Ponzetto e la scuola d’infanzia Sulas, dove i centri estivi si terranno dalle 8/8.30 alle 16/16.30. I bambini che potenzialmente potranno partecipare sono 45 per la primaria e 30 per l’infanzia.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Entrate separate, bambini distanziati. Un’estate ragazzi surreale

«Mancano le emozioni, il rapporto diretto con i bambini, il contatto fisico per un abbraccio quando ci capita di consolarli. Abbiamo cominciato ieri e sono stati i bambini a sorprenderci: dopo aver visto il mondo esterno fatto di gel e mascherine, pensavano che il centro estivo  potesse rappresentare il loro micro mondo di normalità; invece si sono accorti che anche qui devono adottare le stesse regole che ci sono fuori, forse anche più rigide. Anche loro soffrono di questa situazione, però sono più bravi degli adulti a sopportare».

Anna Veneziano, responsabile degli educatori al centro estivo comunale della scuola Bottacchi, racconta così il secondo giorno di un’estate ragazzi surreale: entrate separate e scaglionate negli orari con prova della temperatura all’ingresso, bambini distanziati divisi in gruppi che non si incontrano mai (tre gruppi per un totale di 23 iscritti), attività ridotte, pasti confezionati monoporzione.

 

 

«Quest’anno la fantasia degli educatori, tra cui Giuseppe Ardagna, Alex Baronchelli per lo sport e Maria Cusimano per la parte creativa, è al massimo – prosegue – perchè i bambini devono essere tenuti impegnati con attività alternative negli spazi dedicati. C’è stata una riscoperta dei giochi di una volta, si sta un po’ nelle aule, ma anche in giardino e in palestra a turno. Abbiamo anche creato un gruppo whatsapp con tutti i genitori che ieri sera ci hanno manifestato la loro soddisfazione. Se avremo il loro consenso, porteremo in bambini a pedalare lungo la pista ciclabile qui intorno. Sette settimane sono lunghe, ma i bambini sono pieni di risorse».

In un’altra ala della scuola ci sono, invece, i piccoli della materna, 15 in tutto. Le regole sono le stesse: «I bambini sono divisi in tre gruppi – spiega la responsbile, Angela Santomauro – ognuno con le proprie educatrici, oltre a un bambino disabile che segue un percorso personalizzato. Il covid è diventato un argomento di condivisione e anche il distanziamento viene interpretato come un gioco: al mattino, quando arrivano, i bambini sanno che non devono avvicinarsi tra di loro e si mettono in fila senza essere sollecitati».

I summer camp proseguiranno fino al 31 luglio e dal 22 al 27 giugno sarà possibile iscriversi nuovamente utilizzando le modalità e documentazione presenti sul sito del comune di Novara. Il periodo di attivazione sarà da lunedì 6 luglio a venerdì 31 luglio. Le richieste di informazioni e la modulistica compilata vanno inviate centriestivi@comune.novara.it

Le scuole attivate saranno la primaria Don Ponzetto e la scuola d’infanzia Sulas, dove i centri estivi si terranno dalle 8/8.30 alle 16/16.30. I bambini che potenzialmente potranno partecipare sono 45 per la primaria e 30 per l’infanzia.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore