Euromercato 2020, un’edizione «da non ricordare, ma è stato importante farla»

Mercatini contingentati

Il 2020 non sarà certo un anno da ricordare per tante ragioni, neppure per l’edizione novarese di Euromercato, l’ormai tradizionale rassegna che ha chiuso i battenti nella serata di domenica. Un bilancio in linea con quelle che potevano forse essere le realistiche aspettative della vigilia: «E’ andata così così, con un afflusso di visitatori che ha fatto registrare una diminuzione di circa il 30% – ha ammesso senza troppi giri di parole Luigi Minicucci di Confesercenti – Purtroppo la situazione generale non lasciava presagire esiti diversi. Per noi è stato in ogni caso importante che la manifestazione si tenesse, per dare un segnale importante di ripartenza. E da questo punto di vista siamo contenti di esserci riusciti rispetto ad altre importanti località (Bergamo, Piacenza, Arezzo per citarne alcune, ndr) dove analoghe iniziative non si sono potute tenere».

 

 

Minicucci ha poi voluto ringraziare gli altri “partner” della manifestazione, dalla Camera di Commercio all’Atl, ma in particolar modo «il Comune di Novara nella persona dell’assessore Elisabetta Franzoni per la fattiva collaborazione prestata». E’ stato importante “tastare” anche il comportamento della gente: «Da questo punto di vista è andato tutto bene. I controlli da parte delle Forze dell’ordine sono stati capillari, continui ma discreti. Da parte nostra avevamo predisposto un accurato servizio d’ordine interno dove più persone presenti ai “varchi” invitavano la gente a indossare mascherine». Regole rispettate? «Da parte della maggioranza sì, soprattutto adulti e anziani. Un po’ meno i giovani. Tanti o proprio erano sprovvisti o l’avevano addirittura legata… al manubrio della bicicletta. Spiace evidenziare che sono ancora in troppi a sottovalutare la reale situazione. Noi da questo punto di vista – ha concluso Minicucci – siamo stati inflessibili, allontanando i trasgressori…». L’appuntamento è ora all’edizione del 2021, sperando che la situazione sia davvero tornata alla normalità.

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Luca Mattioli

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Euromercato 2020, un’edizione «da non ricordare, ma è stato importante farla»

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Il 2020 non sarà certo un anno da ricordare per tante ragioni, neppure per l’edizione novarese di Euromercato, l’ormai tradizionale rassegna che ha chiuso i battenti nella serata di domenica. Un bilancio in linea con quelle che potevano forse essere le realistiche aspettative della vigilia: «E’ andata così così, con un afflusso di visitatori che ha fatto registrare una diminuzione di circa il 30% – ha ammesso senza troppi giri di parole Luigi Minicucci di Confesercenti – Purtroppo la situazione generale non lasciava presagire esiti diversi. Per noi è stato in ogni caso importante che la manifestazione si tenesse, per dare un segnale importante di ripartenza. E da questo punto di vista siamo contenti di esserci riusciti rispetto ad altre importanti località (Bergamo, Piacenza, Arezzo per citarne alcune, ndr) dove analoghe iniziative non si sono potute tenere».

 

 

Minicucci ha poi voluto ringraziare gli altri “partner” della manifestazione, dalla Camera di Commercio all’Atl, ma in particolar modo «il Comune di Novara nella persona dell’assessore Elisabetta Franzoni per la fattiva collaborazione prestata». E’ stato importante “tastare” anche il comportamento della gente: «Da questo punto di vista è andato tutto bene. I controlli da parte delle Forze dell’ordine sono stati capillari, continui ma discreti. Da parte nostra avevamo predisposto un accurato servizio d’ordine interno dove più persone presenti ai “varchi” invitavano la gente a indossare mascherine». Regole rispettate? «Da parte della maggioranza sì, soprattutto adulti e anziani. Un po’ meno i giovani. Tanti o proprio erano sprovvisti o l’avevano addirittura legata… al manubrio della bicicletta. Spiace evidenziare che sono ancora in troppi a sottovalutare la reale situazione. Noi da questo punto di vista – ha concluso Minicucci – siamo stati inflessibili, allontanando i trasgressori…». L’appuntamento è ora all’edizione del 2021, sperando che la situazione sia davvero tornata alla normalità.

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