Fcn in sostegno alle persone straniere in difficoltà con il “Laboratorio del fare” 

A Soriso un’iniziativa di alfabetizzazione alla lingua italiana e apprendistato in attività artigianali

Un percorso di alfabetizzazione alla lingua italiana con approfondimenti di educazione civica, economia domestica e apprendistato in attività artigianali di taglio, cucito e lavorazione della lana.

È questo il “Laboratorio del fare”, progetto promosso dal comune di Soriso in partenariato con CISS di Borgomanero, Associazione “Naturalmente Lana” e Cooperativa Vedogiovane e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus grazie a un contributo di 13.000 euro stanziati attraverso il Fondo Giuseppe Valsesia.

Il progetto nasce per sostenere la formazione di utenti in capo ai servizi sociali di Borgomanero, con l’obiettivo di far acquisire loro una conoscenza basilare della lingua italiana e fornire un minimo di professionalizzazione nell’ambito dei servizi domestici così da servire per una futura attività lavorativa che porti all’integrazione sociale e al superamento dei ristretti ambiti in cui spesso, queste persone si trovano confinare.

Il Laboratorio, partito lo scorso ottobre, ha già riscosso i primi successi tra i partecipanti che ne hanno colto il valore di spazio condiviso di dialogo, attraverso il lavoro e la creatività.

«Siamo molto soddisfatti – ha commentato il vice sindaco del comune di Soriso, Augusto Cavagnino – di questo programma di integrazione rivolto, per lo più, a donne straniere in situazione di fragilità. Le signore possono imparare l’italiano e le basi dei lavori domestici e dell’attività di badante. Abbiamo anche avviato una piccola attività artigianale di cuscini realizzati con lana di recupero che abbiamo scelto di confezionare con il marchio offerto da imprenditori biellesi ossia Il Cusino del Campion. In seguito, seguiremo le signore con un’attività di tutoraggio di almeno due mesi nel caso in cui vengano impiegate in aziende, famiglie o servizi post scolastici».

La durata del Laboratorio è di 500 ore complessive organizzate in 40 settimane con incontri bisettimanali. Il programma di insegnamento della lingua italiana e le attività laboratoriali vengono pianificate ogni tre mesi, seguendo un percorso di co – progettazione allineato alle esigenze dei partecipanti e alle competenze, man mano, acquisite, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi progettuali.

Per quel che riguarda il corso di lingua italiana, nello specifico, il gruppo è, a ora, composto da sette donne straniere individuate dal Ciss e un giovane di 17 anni.

«La Fondazione Comunità Novarese – ha commentato il direttore Generale Gianluca Vacchini – ha scelto di sostenere questo progetto attraverso uno dei suoi Fondi per il valore pragmatico e pratico dell’iniziativa. Riteniamo fondamentale offrire un’opportunità di riscatto a chi si trova sul nostro territorio in una situazione di fragilità anche dovuta all’inserimento in una nuova realtà sociale. Attività come queste non solo forniscono la possibilità di imparare un mestiere ma, soprattutto, l’occasione per uscire dal proprio guscio e immergersi nella società diventandone, pian piano, parte».

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A Soriso un’iniziativa di alfabetizzazione alla lingua italiana e apprendistato in attività artigianali

Un percorso di alfabetizzazione alla lingua italiana con approfondimenti di educazione civica, economia domestica e apprendistato in attività artigianali di taglio, cucito e lavorazione della lana.

È questo il “Laboratorio del fare”, progetto promosso dal comune di Soriso in partenariato con CISS di Borgomanero, Associazione “Naturalmente Lana” e Cooperativa Vedogiovane e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus grazie a un contributo di 13.000 euro stanziati attraverso il Fondo Giuseppe Valsesia.

Il progetto nasce per sostenere la formazione di utenti in capo ai servizi sociali di Borgomanero, con l’obiettivo di far acquisire loro una conoscenza basilare della lingua italiana e fornire un minimo di professionalizzazione nell’ambito dei servizi domestici così da servire per una futura attività lavorativa che porti all’integrazione sociale e al superamento dei ristretti ambiti in cui spesso, queste persone si trovano confinare.

Il Laboratorio, partito lo scorso ottobre, ha già riscosso i primi successi tra i partecipanti che ne hanno colto il valore di spazio condiviso di dialogo, attraverso il lavoro e la creatività.

«Siamo molto soddisfatti – ha commentato il vice sindaco del comune di Soriso, Augusto Cavagnino – di questo programma di integrazione rivolto, per lo più, a donne straniere in situazione di fragilità. Le signore possono imparare l’italiano e le basi dei lavori domestici e dell’attività di badante. Abbiamo anche avviato una piccola attività artigianale di cuscini realizzati con lana di recupero che abbiamo scelto di confezionare con il marchio offerto da imprenditori biellesi ossia Il Cusino del Campion. In seguito, seguiremo le signore con un’attività di tutoraggio di almeno due mesi nel caso in cui vengano impiegate in aziende, famiglie o servizi post scolastici».

La durata del Laboratorio è di 500 ore complessive organizzate in 40 settimane con incontri bisettimanali. Il programma di insegnamento della lingua italiana e le attività laboratoriali vengono pianificate ogni tre mesi, seguendo un percorso di co – progettazione allineato alle esigenze dei partecipanti e alle competenze, man mano, acquisite, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi progettuali.

Per quel che riguarda il corso di lingua italiana, nello specifico, il gruppo è, a ora, composto da sette donne straniere individuate dal Ciss e un giovane di 17 anni.

«La Fondazione Comunità Novarese – ha commentato il direttore Generale Gianluca Vacchini – ha scelto di sostenere questo progetto attraverso uno dei suoi Fondi per il valore pragmatico e pratico dell’iniziativa. Riteniamo fondamentale offrire un’opportunità di riscatto a chi si trova sul nostro territorio in una situazione di fragilità anche dovuta all’inserimento in una nuova realtà sociale. Attività come queste non solo forniscono la possibilità di imparare un mestiere ma, soprattutto, l’occasione per uscire dal proprio guscio e immergersi nella società diventandone, pian piano, parte».

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