Federconsumatori chiede al governo la sospensione di bollette e mutui

Federconsumatori chiede al governo di procedere alla sospensione del pagamento di bollette, ratei, finanziamenti e mutui su tutto il territorio nazionale poiché, specie per alcune fasce di popolazione prive di home banking, il pagamento dei medesimi potrebbe risultare difficoltoso a causa delle giuste misure di restrizione delle attività previste dal Governo per contenere l’emergenza sanitaria.

Egualmente e per gli stessi motivi, Federconsumatori chiede il rinvio della data di scadenza, prevista per il prossimo 18 aprile, per l’accesso al Fondo Indennizzo Risparmiatori che riguarda gli ex azionisti delle banche venete. Oltretutto gli interessati si trovano proprio nelle aree a maggiore criticità sanitaria e le procedure, già di per sé sovente difficoltose per la presentazione della domanda di rimborso del 30% di quanto investito a suo tempo, ora potrebbero subire ulteriori rallentamenti. Sarebbe ingiusto che a causa di una situazione di imprevista emergenza questi risparmiatori, già oltremodo danneggiati, non potessero per tempo completare le pratiche di accesso al rimborso.

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Federconsumatori chiede al governo la sospensione di bollette e mutui

Federconsumatori chiede al governo di procedere alla sospensione del pagamento di bollette, ratei, finanziamenti e mutui su tutto il territorio nazionale poiché, specie per alcune fasce di popolazione prive di home banking, il pagamento dei medesimi potrebbe risultare difficoltoso a causa delle giuste misure di restrizione delle attività previste dal Governo per contenere l’emergenza sanitaria.

Egualmente e per gli stessi motivi, Federconsumatori chiede il rinvio della data di scadenza, prevista per il prossimo 18 aprile, per l’accesso al Fondo Indennizzo Risparmiatori che riguarda gli ex azionisti delle banche venete. Oltretutto gli interessati si trovano proprio nelle aree a maggiore criticità sanitaria e le procedure, già di per sé sovente difficoltose per la presentazione della domanda di rimborso del 30% di quanto investito a suo tempo, ora potrebbero subire ulteriori rallentamenti. Sarebbe ingiusto che a causa di una situazione di imprevista emergenza questi risparmiatori, già oltremodo danneggiati, non potessero per tempo completare le pratiche di accesso al rimborso.

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