Dal 2023 il treno storico sulla Novara-Varallo tornerà a essere un’abitudine tutta da riscoprire. La linea, infatti, è rimasta chiusa al traffico passeggeri dal 2014, ma dall’anno prossimo tornerà a essere – almeno per quanto riguarda i viaggi storici a bordo delle locomotive – una realtà concreta anche grazie allo stanziamento di 10 milioni di euro del fondo complementare al Pnrr. Discorso diverso e ancora non del tutto ufficiale per quanto riguarda la riapertura della tratta al trasporto pubblico nei giorni feriali.
La notizia è giunta il 28 aprile scorso nel corso dell’inaugurazione del nuovo polo museale del Museo ferroviario della Valsesia dove erano presenti tutti sindaci dei paesi “toccati” dalla tratta insieme a Luigi Cantamessa, direttore di Fondazione Fs italiane. «Una giornata da incorniciare – afferma il sindaco di Briona Davide Giordano presente alla giornata commemorativa dove 150 passeggeri hanno potuto salire a bordo della storica locomotiva diesel e prendere parte al così tanto atteso ritorno della storica Novara – Varallo. «Un momento importante, di condivisione – continua Giordano – soprattutto per un discorso di potenziamento turistico di questa storica tratta. Molto probabilmente ci sarà un aumento dei numeri dei treni storici con la naturale conseguenza di un aumento del turismo sia nell’alta che nella bassa Valle. Va da sé che a giovarne saranno i paesi coinvolti che verrebbero così visitati dai molti turisti attratti dalla bellezza delle locomotive storiche. Ma soprattutto è stato un incontro importante per intavolare il discorso sulla riapertura definitiva della tratta al trasporto pubblico locale ormai fermo da troppo tempo. Grazie ai fondi e alla Fondazione Fs italiane il tracciato sarà potenziato e reso ancora più sicuro in previsione, appunto, di un’auspicabile riattivazione della tratta».
«Noi come comuni ci siamo e ci stiamo impegnando moltissimo – conclude il sindaco – affinché la Novara-Varallo torni a essere un tratto accessibile al trasporto pubblico. Tutte le Amministrazioni comunali coinvolte, compresa la mia, hanno spinto moltissimo in Regione per la riapertura, perchè riteniamo sia un’opera strategica per rivitalizzare i nostri paesi in un’ottica di rapidi collegamenti tra Novara, Varallo, Torino e Milano».