Cento anni anni fa, poco dopo la conclusione della Prima guerra mondiale, la Beata Vergine di Loreto, rappresentata iconograficamente dalla statua di una Madonna Nera, veniva decretata dall’allora pontefice Benedetto XV “patrona dell’Aeronautica”. In occasione di questo anno “giubilare Lauretano” concesso da papa Francesco, l’icona ha iniziato nello scorso mese di gennaio dalla Sicilia un lungo pellegrinaggio lungo la Penisola, ospitata dai volta in volta dai reparti dell’Aeronautica Militare. Lo scorso mercoledì 11 novembre, proveniente da Ghedi, nel Bresciano, è giunta a Cameri, dove il personale del locale aeroporto militare la “custodirà” sino al prossimo 2 dicembre, quando avverrà il passaggio delle consegne con un analogo reparto di stanza a Pisa.
L’avvenimento è stato salutato questa mattina, lunedì 23 novembre, con una particolare funzione eucaristica celebrata in duomo dal vescovo Franco Giulio Brambilla, alla presenza delle autorità civili e militari. Nel corso dell’omelia monsignor Brambilla ha voluto ricordare il forte legame personale che lo lega a Loreto «perché conosco il suo attuale vescovo». La Madonna Lauretana da un secolo patrona dell’Aeronautica, «una ricorrenza importante perché dobbiamo sempre lavorare per la pace con le strutture di difesa, di protezione, che possano anche diventare di solidarietà». Sì, perché, come ha ricordato il comandante dell’aeroporto di Cameri, colonnello Marco Mastroberti, «nel delicato momento che sta attraversando in questo momento il nostro Paese, tutto il personale della forza armata e i soci delle associazioni dell’Arma Aeronautica sono impegnati in una iniziativa intitolata “Un dono dal cielo” consistente nella raccolta di fondi destinata agli ospedali pediatrici “Gaslini” di Genova, “Bambin Gesù” di Roma e “Santobono” di Napoli. Per noi – ha aggiunto – si tratta anche di un prezioso momento di riflessione su un’attività complessa come quella del volo, che richiede responsabilità, passione e professionalità».
La devozione popolare nei confronti della Madonna Nera di Loreto è antichissima e secondo la tradizione il sacello dove è custodita sarebbe stata la camera dove nacque Maria di Nazareth. Un’altra leggenda vuole che la dimora (la “Santa Casa”) sia stata trasportata dalla Galilea sino alla località marchigiana in volo da alcuni angeli.