Firmato l’accordo sulla cassa in deroga

Firmato l’accordo tra Regione, sindacati e parti sociali sulla cassa integrazione in deroga per garantire a tutti i lavoratori la copertura della situazione di emergenza di queste settimane. Al momento il provvedimento coinvolge 166mila lavoratori. L’accordo garantisce a tutti i datori di lavoro e ai loro dipendenti, per i quali non sono disponibili gli ammortizzatori sociali ordinari, o che li abbiano già esauriti, di accedere alla cassa in deroga.

 

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Compresi e tutelati anche i lavoratori intermittenti, i lavoratori somministrati, tutti gli apprendisti, i lavoratori agricoli ed anche tutti i lavoratori degli appalti anche in caso di subentro dopo il 23 febbraio di altra impresa.

Per quei lavoratori non ancora coperti, la Regione e le parti sociali, come già fatto nei giorni scorsi da Cgil, Cisl e Uil, chiederanno al Governo di modificare la norma del Decreto legislativo del 17 marzo 2020, per coprire tutti i lavoratori domestici, come colf e badanti, e tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio scorso ed attualmente senza lavoro, che ad oggi sono ancora esclusi dai provvedimenti.

«L’accordo sulla cassa integrazione in deroga è un passo importante – commenta Iginio Maletti, segretario organizzativo della Cisl del Piemonte Orientale – Ma è solo il primo passo per far si che tutti i lavoratori ottengano nel più breve tempo possibile quanto spetta loro. Ci stiamo già attivando per creare le anticipazioni degli ammortizzatori sociali o velocizzare i tempi per i pagamenti per tutti quei lavoratori per i quali la cassa avverrà con pagamento diretto da parte dell’Inps e non dall’azienda. Il problema principale è quello di distribuire le spettanze nel più breve tempo possibile per evitare ulteriori criticità che andrebbero ad assommarsi alle restrizioni di movimento imposte».

 

 

 

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Firmato l’accordo tra Regione, sindacati e parti sociali sulla cassa integrazione in deroga per garantire a tutti i lavoratori la copertura della situazione di emergenza di queste settimane. Al momento il provvedimento coinvolge 166mila lavoratori. L’accordo garantisce a tutti i datori di lavoro e ai loro dipendenti, per i quali non sono disponibili gli ammortizzatori sociali ordinari, o che li abbiano già esauriti, di accedere alla cassa in deroga.   [the_ad id="62649"]   Compresi e tutelati anche i lavoratori intermittenti, i lavoratori somministrati, tutti gli apprendisti, i lavoratori agricoli ed anche tutti i lavoratori degli appalti anche in caso di subentro dopo il 23 febbraio di altra impresa. Per quei lavoratori non ancora coperti, la Regione e le parti sociali, come già fatto nei giorni scorsi da Cgil, Cisl e Uil, chiederanno al Governo di modificare la norma del Decreto legislativo del 17 marzo 2020, per coprire tutti i lavoratori domestici, come colf e badanti, e tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio scorso ed attualmente senza lavoro, che ad oggi sono ancora esclusi dai provvedimenti. «L’accordo sulla cassa integrazione in deroga è un passo importante – commenta Iginio Maletti, segretario organizzativo della Cisl del Piemonte Orientale - Ma è solo il primo passo per far si che tutti i lavoratori ottengano nel più breve tempo possibile quanto spetta loro. Ci stiamo già attivando per creare le anticipazioni degli ammortizzatori sociali o velocizzare i tempi per i pagamenti per tutti quei lavoratori per i quali la cassa avverrà con pagamento diretto da parte dell’Inps e non dall’azienda. Il problema principale è quello di distribuire le spettanze nel più breve tempo possibile per evitare ulteriori criticità che andrebbero ad assommarsi alle restrizioni di movimento imposte».      

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