Nuova importante iniziativa sostenuta grazie al Fondo Emergenza Ucraina costituito in Fondazione Comunità Novarese onlus.
AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma onlus) sezione locale di Novara ha scelto di collaborare con l’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara e, in particolare, con la Struttura Complessa a Direzione Universitaria diretta dal professore Gianluca Gaidano, aderendo al programma della Lymphoma Coalition per l’accoglienza di pazienti ematologici ucraini bisognosi di cure per leucemie o linfomi.
Nello specifico, sono stati accolti nel reparto di ematologia sei pazienti oncologici ucraini con situazioni compromesse e complesse ma con speranze di miglioramento. I pazienti sono giunti a Novara mercoledì 4 maggio 2022, accompagnati da caregivers e familiari (in tutto cinque fra cui una bambina di 11 anni). Mentre i pazienti sono stati, immediatamente, ricoverati nella struttura di Ematologia, AIL Novara ha organizzato la permanenza degli accompagnatori.
AIL Novara si è, quindi, premurata di fornire loro beni di prima necessità e carnet di biglietti per il bus, un PC per permettere alla bimba di seguire le lezioni in DAD in contatto con l’Ucraina e di pagare loro l’affitto per uno dei due appartamenti in cui sono ospitati (di proprietà della Cooperativa Gerico via Ansaldi 4, Novara) mentre un secondo appartamento è stato messo a disposizione gratuitamente dalla Parrocchia della Bicocca. Presso le stesse unità abitative trovano posto anche i pazienti che, man mano, vengono dimessi e che proseguono, però, le terapie in DH usufruendo del servizio di trasporto di AIL.
Fondazione Comunità Novarese onlus sceglie di intervenire, attraverso le risorse del Fondo Emergenza Ucraina, e mette a disposizione 7.000 euro per coprire le spese di affitto per circa 10 mesi; tempo che si stima utile per terminare le cure.
«Fondazione Comunità Novarese onlus – ha commentato la vicepresidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, prof.ssa Anna Chiara Invernizzi – è lieta di aiutare AIL Novara nel portare a termine un progetto umanitario così importante. Siamo convinti che le risorse che la comunità ha saputo far confluire sul Fondo Emergenza Ucraina debbano servire ad aiutare chi arriva non solo nell’immediato ma anche in un periodo di media e lunga durata. Così come è stato per la creazione dell’Ambulatorio Medico Solidale gestito da Croce Rossa Novara anche questo progetto di AIL Novara incontra le nostre esigenze perché risponde a un bisogno di aiuto e di cura ma anche di reinserimento delle persone travolte da questa tragedia. Rendere possibile la permanenza dei familiari e dei caregivers significa infondere, a chi si trova in una situazione doppiamente complicata di guerra e di malattia, una calda luce di speranza».
«Siamo grati a Fondazione Comunità Novarese onlus – ha aggiunto la presidente di AIL Novara, Rosalba Barbieri – così come alle tante altre istituzioni e persone che si sono mosse, insieme a noi, per aiutare i pazienti e i loro familiari e caregivers. L’organizzazione non è stata semplice sia nella fase di arrivo delle persone sia nel momento in cui abbiamo dovuto fornire loro i documenti necessari e gli effetti personali indispensabili che, nei minimi bagagli trasportati, non avevano trovato posto. Oltre alle cure mediche per i pazienti, qui da noi, i familiari hanno trovato ambienti confortevoli e persone attente che li hanno accolti con un calore ed un entusiasmo che, sicuramente, non si aspettavano. Anche il personale AIL si è messo (ed è tuttora) a disposizione per aiutarli a prendere confidenza con la vita in Italia in un momento per loro doppiamente complesso. Siamo felici di aver toccato con mano, ancora una volta, che di fronte al dramma molti cuori si sanno aprire».