I fondi raccolti durante lo scorso anno, grazie al grande impegno della delegazione novarese – guidata da Anna Chiara Invernizzi – hanno permesso alla Fondazione di finanziare il progetto annuale della ricercatrice Alessandra Ferraresi. La dottoressa Ferraresi, che verrà premiata mercoledì 31 maggio alle ore 11.00 presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, durante l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica della Fondazione, è impegnata presso l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” di Novara, in un progetto che studia il ruolo della proteina NKX3-2 nella chemioresistenza del carcinoma ovarico, valutandone gli effetti sul microambiente tumorale, la zona che circonda il tumore.
NKX3-2 è una proteina fino a oggi nota per il suo coinvolgimento nella maturazione della cartilagine. Studi precedenti hanno però evidenziato la sua capacità nel promuovere le metastasi e il differenziamento delle cellule immunitarie, sebbene il suo ruolo nella progressione del cancro ovarico resti per lo più sconosciuto. Obiettivo del progetto sarà studiare il coinvolgimento di NKX3-2 nei meccanismi di chemioresistenza del carcinoma ovarico, un fenomeno alla base delle recidive post-terapia, e di “predire” quali siano le strategie terapeutiche da impiegare per migliorare il trattamento e la qualità di vita delle pazienti. In particolare, lo studio si focalizzerà sulle relazioni tra le diverse cellule (popolazioni) che compongono la massa tumorale: questa, infatti, non è composta solamente da cellule tumorali, ma anche da cellule sane che in condizioni patologiche vengono “corrotte” da quelle cancerose e indotte a svolgere delle funzioni che accentuano la malignità della neoplasia.
Il finanziamento alla dottoressa Alessandra Ferraresi è stato possibile grazie al grande impegno profuso dalla delegazione novarese composta da Anna Chiara Invernizzi, Raffaella Ferrario Drago, Federica Villarboito Tacchini, Beatrice Erbetta, Rossella Maffioli, Laura Ferraris Garsia, Alessandra Gennari e Cinzia Primatesta Cannavacciuolo, che ha coinvolto aziende, realtà commerciali del territorio e tanti donatori che hanno deciso di dare il proprio contributo alla ricerca scientifica a beneficio dei pazienti di oggi e di domani.
«Per la delegazione di Novara è un immenso piacere aver raggiunto questo obiettivo: finanziare una borsa dedicata alla ricerca scientifica di eccellenza significa contribuire concretamente allo sviluppo del progresso scientifico in campo oncologico, offrendo ai pazienti nuove speranze e opportunità di avere una qualità di vita migliore» – ha affermato Anna Chiara Invernizzi, responsabile della delegazione di Novara.