Grazie all’impegno della Delegazione di Novara di Fondazione Umberto Veronesi, è stato possibile finanziare il lavoro della dottoressa Elena Boggio con una borsa di ricerca annuale assegnata attraverso bando pubblico. La ricercatrice dell’Università del Piemonte Orientale, è impegnata nello sviluppare un nuovo strumento affidabile e versatile per la poli-chemioterapia nella cura del melanoma.
La dottoressa Elena Boggio è una delle 133 ricercatrici finanziate da Fondazione Umberto Veronesi per l’anno 2021 e verrà premiata durante l’annuale cerimonia di consegna delle borse di ricerca che si terrà giovedì 25 marzo alle ore 18.30 in diretta streaming sui canali di Fondazione.
Anche quest’anno dunque Fondazione Umberto Veronesi celebra la ricerca scientifica d’eccellenza con la cerimonia di consegna dei Grant, le borse di ricerca assegnate annualmente ai migliori candidati selezionati nel campo dell’oncologia, delle neuroscienze, della nutrigenomica e della cardiologia. L’evento è anche l’occasione per celebrare il lavoro e i risultati di ricercatrici e ricercatori di altissimo livello, nonché l’impegno civile di tanti illuminati sostenitori.
All’evento, moderato dal giornalista Fulvio Giuliani, partecipano Paolo Veronesi Presidente di Fondazione Umberto Veronesi e Direttore Divisione Senologia Chirurgica IEO, Chiara Tonelli Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi e Professore Ordinario di Genetica presso l’Università degli Studi di Milano e Carlo Alberto Redi Presidente del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi e Professore Ordinario di Zoologia e Biologia dello Sviluppo presso l’Università degli Studi di Pavia.
«L’emergenza sanitaria da Covid-19 che stiamo vivendo ci ricorda l’importanza e il ruolo fondamentale della ricerca scientifica indipendente, un settore troppo spesso dimenticato ma che ci fa capire quanto il progresso della scienza sia strategico anche per lo sviluppo del nostro Paese – – dichiara Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi -. Proprio per questo, Fondazione continua a mantenere il suo impegno finanziando i migliori ricercatori e progetti di altissimo profilo scientifico che mirano altresì a identificare misure efficaci per proteggere gli individui più fragili, come i pazienti oncologici o gli individui affetti da patologie croniche con un sistema immunitario indebolito e quindi esposti a diversi fattori di rischio. Il progresso scientifico è un’impresa collettiva e la ricerca scientifica rappresenta un investimento per il futuro di tutti noi».