Il workshop fotografico #fattivedere 2020 organizzato da Fondazione veronesi in collaborazione con Aieop, Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica, fa tappa anche a Novara. L’associazione sarà itinerante in dieci città italiane e Novara sarà palcoscenico il 28 gennaio al liceo delle scienze umane Bellini, dalle 9 alle 12.30.
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Gli incontri, che vedranno protagonistii divulgatori scientifici di Fondazione Umberto Veronesi e specialisti oncologi e psico-oncologi pediatrici,saranno dedicati ai temi della diagnosi precoce in ambito oncologico e dell’adozione di stili di vita sani negli adolescenti. Dopo la proiezione del film “Quel fantastico peggior anno della mia vita” (Alfonso Gomez-Rejon, 2015), ci sarà un dibattito con gli studenti in cui verrà presentata la campagna di informazione e sensibilizzazione #fattivedere, ideata da Fondazione Umberto Veronesi e dedicata ai ragazzi di età compresa fra i 14 e i 19 anni, con lo scopo di incoraggiarli a rivolgersi a un medico qualora dovessero insorgere sintomi sospetti e ad adottare uno stile di vita sano per mantenersi in perfetta salute anche in futuro.
A Novara nello specifico ci saranno la dottoressa Donatella Barus, direttore del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi, le dottoresse Sandra Esposito e Miriam Gatto, oncologhe pediatre del Maggiore e il dottor Davide Profera, psicologo sempre del Maggiore. Sarà presente anche Chiara Gerevini, ex paziente, per raccontare la sua esperienza personale.
Una campagna che mira a «sensibilizzare gli adolescenti sull’importanza di prendersi cura di sé e del proprio corpo, invitandoli a rivolgersi, senza paura né vergogna, a un medico in caso di necessità. Durante l’incontro, viene affrontato anche il tema dell’adozione di corretti stili di vita, affinché gli adolescenti possano assumere, in materia di salute, un atteggiamento consapevole fin da giovanissimi. Vogliamo rafforzare la cultura della corretta informazione scientifica, portando in primo piano i risultati della ricerca scientifica, e pensiamo che i ragazzi debbano essere coinvolti»ha detto il direttore generale della Fondazione Monica Ramaioli. Il progetto farà poi tappa a Modena, Torino, Pescara, Palermo, Teramo, Roma, Como, Belluno e Milano.