«I negozi aperti tengono viva una città. Si può uscire se rispettiamo le regole»

«I negozi aperti tengono viva una città. Si può uscire se rispettiamo le regole». Sono le parole del presidente Confcommercio Alto  Piemonte Maurizio Grifoni dopo il primo giorno di zona arancione in Piemonte, capitato proprio di domenica e domenica di Black friday. Zona arancione significa riapertura di negozi che non hanno lavorato, se non tramite gli ordini a distanza, per tre settimane.

 

 

«Ho visto le immagini anche delle altre città, Milano e Torino, con tante persone nelle vie, – dice – la gente ha tanto bisogno di tornare alla normalità e questo sentimento si respira ancora di più proprio adesso. Non dimentichiamoci però che per poter uscire è importante rispettare le regole, la mascherina non è ledere la libertà, è collaborare affinché si possa uscire da questa situazione il prima possibile».

Una boccata d’ara per i negozi: «Molti hanno dipendenti, tutti hanno fatto ordine, pagato tasse, sostenuto costi fissi, riaprire il negozio è stato importantissimo, – dice Grifoni – le luci accese danno vita a una città, le serrande abbassate invece spengono le luci e questo crea un circolo negativo perché un negozio chiuso crea malinconia e innesta un meccanismo di sfiducia. Questa seconda ondata di Covid è stata ancora più dura, mi auguro che tutti siano consapevoli delle misure da adottare».

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«I negozi aperti tengono viva una città. Si può uscire se rispettiamo le regole»

«I negozi aperti tengono viva una città. Si può uscire se rispettiamo le regole». Sono le parole del presidente Confcommercio Alto  Piemonte Maurizio Grifoni dopo il primo giorno di zona arancione in Piemonte, capitato proprio di domenica e domenica di Black friday. Zona arancione significa riapertura di negozi che non hanno lavorato, se non tramite gli ordini a distanza, per tre settimane.

 

 

«Ho visto le immagini anche delle altre città, Milano e Torino, con tante persone nelle vie, – dice – la gente ha tanto bisogno di tornare alla normalità e questo sentimento si respira ancora di più proprio adesso. Non dimentichiamoci però che per poter uscire è importante rispettare le regole, la mascherina non è ledere la libertà, è collaborare affinché si possa uscire da questa situazione il prima possibile».

Una boccata d’ara per i negozi: «Molti hanno dipendenti, tutti hanno fatto ordine, pagato tasse, sostenuto costi fissi, riaprire il negozio è stato importantissimo, – dice Grifoni – le luci accese danno vita a una città, le serrande abbassate invece spengono le luci e questo crea un circolo negativo perché un negozio chiuso crea malinconia e innesta un meccanismo di sfiducia. Questa seconda ondata di Covid è stata ancora più dura, mi auguro che tutti siano consapevoli delle misure da adottare».

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