Breve ma come sempre significativa cerimonia, ieri pomeriggio – 15 dicembre – nel salone d’onore della Prefettura, per la consegna dei diplomi delle onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. A fare gli onori di casa il prefetto Francesco Garsia, che come sempre ha ricordato il significato di questo riconoscimento, periodicamente conferito a «cittadini particolarmente meritevoli, che sono stati di esempio e che rappresentano delle eccellenze nel campo delle loro attività, contribuendo a incrementare il prestigio della nazione». In particolare, ha sottolineato ancora, «alcune di queste persone sono particolarmente legate al periodo difficile in cui stiamo vivendo». Rivolgendo un pensiero alle vittime della pandemia «e a tutti coloro che ancora oggi stanno soffrendo, questa cerimonia è anche un modo per ringraziare tutti coloro che si sono prodigati in questo lungo momento che ci sta affliggendo, fra speranza e prudenza».
Rivolgendosi in particolare a uno degli insigniti, il magnifico rettore dell’Upo ma anche responsabile del Pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore Gian Carlo Avanzi, nell’occasione “promosso” al grado di commendatore, il prefetto ha esortato tutti «ad avere fiducia nella scienza e nel sistema sanitario, che in tempi particolarmente ristretti non solo ha saputo organizzarsi ma anche darci dei rimedi che ci stanno consentendo, nel rispetto delle regole vigenti, di recuperare una socialità grazie ai vaccini. Grazie a queste persone noi oggi possiamo pensare di avere una speranza di uscita da questa situazione, con un grande senso di responsabilità da parte di tutti e una grande sinergia collettiva».
Saluti sono poi giunti dal sindaco di Novara Alessandro Canelli, che ha sottolineato l’importanza «di rendere pubbliche le benemerenze di queste persone», riccordando inoltre le parole pronunciate davanti a duemila primi cittadini dal presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione dell’ultima assemblea dell’Anci tenutasi recentemente a Parma: «Questo è il momento della responsabilità, della fiducia e della cooperazione. In un momento come questo sono parole che devono aiutarci tutti a fare squadra, per fare ripartire le cose in maniera sana e strutturale». Infine il consigliere provinciale Ivan De Grandis: «Oggi vengono premiate persone che hanno dato l’esempio mettendosi al servizio della comunità, ottenendo risultati importanti che hanno fatto la differenza e dato un esempio a tutti».
E’ poi seguita la cerimonia di consegna dei diplomi. Tre quelli di cavaliere, al ragionier Giovanni Avondo, già decorato nel 2005 con la Stella al merito del lavoro, a lungo impegnato nel settore finanziario e del credito; a Giovanni Bonvini, oggi ad di un Centro medico polispecialistico e di diagnostica per immagini; a Maura Piemontesi, già assistente capo della Polizia di Stato in servizio prima alla Questura di Milano e poi a quella di Novara, durante l’emergenza sanitaria ha prestato la propria attività presso il posto di polizia dell’Ospedale Maggiore. Infine in già citato professor Gian Carlo Avanzi, che durante il periodo più difficile della pandemia è stato fortemente impegnato come medico nel fronteggiare la grave crisi sanitaria, coordinando in prima persona le attività del Pronto soccorso della struttura ospedaliera cittadina.