Il 2019 è stato l’anno in cui la produzione di Gorgonzola Dop ha segnato il raggiungimento, e il superamento, del tetto dei 5 milioni di forme. Per la precisione sono state 5 milioni e oltre 25mila le forme prodotte dalle 39 aziende associate, coadiuvate da circa 1800 aziende agricole dislocate nel territorio a cavallo tra Piemonte e Lombardia.
Una produzione in continua crescita: 176mila forme in più rispetto al 2018 e quasi 300mila in più rispetto al 2017, in continuità con il dato che negli ultimi dieci anni ha visto crescere la produzione di quasi un quarto senza far mai registrare una battuta d’arresto. 800 milioni di euro il volume d’affari generato.
Oltre un terzo delle forme prodotte vola all’estero soprattutto verso Germania, Francia e Inghilterra ma oggi il Gorgonzola Dop è sulle tavole di tutto il mondo, Giappone, Stati Uniti, Australia (dove sono state consumate 20mila forme, raddoppiate rispetto all’anno precedente), Canada e addirittura Nuova Zelanda, che rappresenta un mercato in forte crescita.
«Con questi numeri così positivi e in crescita – commenta Renato Invernizzi, presidente del Consorzio Gorgonzola – i nostri sforzi devono ancora di più essere rivolti alla tutela del prodotto che vuol dire innanzitutto promuoverne la qualità e la conoscenza. Senza questi due pilastri qualsiasi battaglia contro la contraffazione sarebbe vana».
A margine, qualche curiosità sul gorgonzola: nel 1912 compariva nel menu di prima classe del Titanic e durante gli anni 40, nei fine settimana partiva da Novara un treno merci carico di forme dirette a Londra; una delle destinazioni era il ristorante della Camera dei Comuni.