Il ringraziamento di un lettore al reparto di neurochirurgia dell’ospedale Maggiore

Spett.le Redazione,

mi chiamo Paolo Bolcato, ho 46 anni e sono di Borgosesia. Ho deciso di raccontare la mia personale vicenda umana per esprimere un sentito e caloroso ringraziamento a tutto il personale che svolge la propria attività professionale presso il reparto di neurochirurgia “Enrico Geuna” dell’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara.

La mia vita nell’arco di pochi istanti è stata completamente sconvolta. Mentre trascorrevo una regolare routine tra casa e lavoro, ho iniziato a percepire che qualcosa nella mia testa non funzionava più normalmente. Nell’arco di pochi giorni tra stati confusionali, stanchezza e instabilità motorie, fino ad avere alcuni momenti di stati di semi incoscienza, mi sono ritrovato in una condizione di salute che non mi permetteva di svolgere una regolare attività quotidiana. Situazioni che hanno costretto la mia famiglia a chiamare celermente i soccorsi e a farmi ricoverare.

Non posso descrivere ciò che si prova a livello umano anche perchè i ricordi diventano vaghi e offuscati. Voglio però esprimere con queste mie semplici parole di encomio la mia infinita riconoscenza e gratitudine nei confronti di tutti coloro che operano nel reparto di neurochirurgia di Novara. Gente di una professionalità eccellente ma soprattutto di un’umanità e amabilità eccezionali. Io spesso li ho chiamati i miei Angeli Custodi ed è veramente così, persone che il Buon Dio ha mandato al Mondo con la missione di aiutare ed accudire coloro che hanno la sfortuna di ammalarsi. Affrontare una situazione come è successo a me, dove in pochi giorni sono passato da una vita normalissima ad un reparto ospedaliero per il periodo dal 13/08/22 al 31/08/22, perdendo completamente tutti i propri riferimenti a partire dal vedere i volti delle persone che conosci, attorniato da persone che ti riempiono di affetto e attenzioni, fa tutta la differenza possibile per permetterti di trascorrere momenti della tua vita sconvolgenti in maniera serena e tranquilla. Vorrei citare i loro nomi uno ad uno ma ovviamente non li conosco.

Ma il mio ringraziamento va a tutti, dai medici, agli infermieri, dagli OSS, agli inservienti fino agli addetti alle pulizie. Non ho trovato una sola persona in quel reparto che non dedichi tutto se stesso nello svolgere la propria professione in maniera eccellente, dimostrando una sensibilità che non è scontata come si potrebbe credere. Sono persone che rimarranno per sempre nei miei ricordi, anche se sfocati, ma che sicuramente il mio cuore non dimenticherà mai, perché mi hanno donato tutti loro stessi dimostrando in ogni istante della mia degenza un amore e una tenerezza sconfinate. 

Per questo motivo li voglio elogiare e lodare con tutto il cuore. Vi chiedo la grande cortesia di poter dedicare un piccolo spazio sulla vostra pregiata testata giornalistica per pubblicare questa mia testimonianza di stima e di ringraziamento

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Il ringraziamento di un lettore al reparto di neurochirurgia dell’ospedale Maggiore

Spett.le Redazione,

mi chiamo Paolo Bolcato, ho 46 anni e sono di Borgosesia. Ho deciso di raccontare la mia personale vicenda umana per esprimere un sentito e caloroso ringraziamento a tutto il personale che svolge la propria attività professionale presso il reparto di neurochirurgia “Enrico Geuna” dell’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara.

La mia vita nell’arco di pochi istanti è stata completamente sconvolta. Mentre trascorrevo una regolare routine tra casa e lavoro, ho iniziato a percepire che qualcosa nella mia testa non funzionava più normalmente. Nell’arco di pochi giorni tra stati confusionali, stanchezza e instabilità motorie, fino ad avere alcuni momenti di stati di semi incoscienza, mi sono ritrovato in una condizione di salute che non mi permetteva di svolgere una regolare attività quotidiana. Situazioni che hanno costretto la mia famiglia a chiamare celermente i soccorsi e a farmi ricoverare.

Non posso descrivere ciò che si prova a livello umano anche perchè i ricordi diventano vaghi e offuscati. Voglio però esprimere con queste mie semplici parole di encomio la mia infinita riconoscenza e gratitudine nei confronti di tutti coloro che operano nel reparto di neurochirurgia di Novara. Gente di una professionalità eccellente ma soprattutto di un’umanità e amabilità eccezionali. Io spesso li ho chiamati i miei Angeli Custodi ed è veramente così, persone che il Buon Dio ha mandato al Mondo con la missione di aiutare ed accudire coloro che hanno la sfortuna di ammalarsi. Affrontare una situazione come è successo a me, dove in pochi giorni sono passato da una vita normalissima ad un reparto ospedaliero per il periodo dal 13/08/22 al 31/08/22, perdendo completamente tutti i propri riferimenti a partire dal vedere i volti delle persone che conosci, attorniato da persone che ti riempiono di affetto e attenzioni, fa tutta la differenza possibile per permetterti di trascorrere momenti della tua vita sconvolgenti in maniera serena e tranquilla. Vorrei citare i loro nomi uno ad uno ma ovviamente non li conosco.

Ma il mio ringraziamento va a tutti, dai medici, agli infermieri, dagli OSS, agli inservienti fino agli addetti alle pulizie. Non ho trovato una sola persona in quel reparto che non dedichi tutto se stesso nello svolgere la propria professione in maniera eccellente, dimostrando una sensibilità che non è scontata come si potrebbe credere. Sono persone che rimarranno per sempre nei miei ricordi, anche se sfocati, ma che sicuramente il mio cuore non dimenticherà mai, perché mi hanno donato tutti loro stessi dimostrando in ogni istante della mia degenza un amore e una tenerezza sconfinate. 

Per questo motivo li voglio elogiare e lodare con tutto il cuore. Vi chiedo la grande cortesia di poter dedicare un piccolo spazio sulla vostra pregiata testata giornalistica per pubblicare questa mia testimonianza di stima e di ringraziamento

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