Il territorio si mobilita per l’ospedale Maggiore

Il territorio in prima linea per l’emergenza coronavirus. La Fondazione Bpn per il territorio ha risposto a un appello dell’ospedale Maggiore ha finanziato l’acquisto di un ecografo e di un videolaringoscopio per intubazioni da dedicare all’assistenza dei pazienti ricoverati per insufficienza respiratoria in regime di isolamento presso la Struttura complessa a direzione universitaria Anestesia e rianimazione 1 diretta dal professor Francesco Della Corte. L’ecografo è già stato immediatamente posto in funzione, il videolaringoscopio lo sarà nei prossimi giorni.

«La Fondazione BPN ha ritenuto di intervenire con urgenza – dichiara il presidente Franco Zanetta – di fronte alla richiesta dell’ospedale, generata dalla pesante emergenza in corso. In questo modo è stato possibile porre a disposizione della Struttura di Anestesia e Rianimazione 1, in tempi rapidi, un dispositivo essenziale per il trattamento dei pazienti affetti dalle gravi conseguenze di coronavirus».

 

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«Ringrazio la Fondazione per la tempestività e la sensibilità dimostrata – afferma il direttore generale Mario Minola – per questa donazione che consentirà di affrontare nel migliore dei modi l’emergenza».

Da due iniziative nate in parallelo, ma che poi si sono unite con un unico obiettivo, è partita una raccolta fondi per l’acquisto di un macchinario ECMO – Ossigenazione Extracorporea, fondamentale per l’assistenza ai malati più gravi.

La prima idea era partita da Giulia Dalloni, mentre Gabriele Mantica, con la sorella Claudia, creava un piccolo crowdfunding con un obiettivo inizialmente limitato (1000 euro); a loro si è unita Carlotta Campanini con la sorella Rachele.

Giulia, Gabriele e Carlotta, figli di medici novaresi, si sono quindi impegnati nello sviluppare la campagna di raccolta fondi sulla piattaforma online Gofundme dal nome “Emergenza coronavirus – Aou Maggiore della Carità” che in poche ore ha superato i 85.000 euro di raccolta. Nel frattempo, la Fondazione “Franca Capurro per Novara” ha aperto un conto corrente (“Novara emergenza coronvirus”) dove raccogliere le donazioni di privati e imprese.

Le due iniziative si sono fuse in un unico obiettivo e in sole 24 ore sono stati raccolti oltre 115 mila euro, tra donazioni on line e versamenti su conto corrente. «La sensibilità e l’impegno dimostrato dai giovani e dalla Fondazione Capurro – prosegue Minola – sono l’ennesima dimostrazione che il territorio è pronto a sostenere le cause importanti e che toccano direttamente un bene fondamentale come la salute. Sono gesti di solidarietà che tengono alto il morale di tutto il personale dell’ospedale duramente impegnato nel contenimento della diffusione del coronavirus e nell’assistenza ai pazienti».

Ma la raccolta fondi non è finita: «Continuate a donare» è il messaggio lanciato dai promotori.

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«Dicevano che la mia donazione fosse una truffa. L’ho chiusa e mi unirò a un’altra»

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Il territorio in prima linea per l’emergenza coronavirus. La Fondazione Bpn per il territorio ha risposto a un appello dell’ospedale Maggiore ha finanziato l’acquisto di un ecografo e di un videolaringoscopio per intubazioni da dedicare all’assistenza dei pazienti ricoverati per insufficienza respiratoria in regime di isolamento presso la Struttura complessa a direzione universitaria Anestesia e rianimazione 1 diretta dal professor Francesco Della Corte. L’ecografo è già stato immediatamente posto in funzione, il videolaringoscopio lo sarà nei prossimi giorni.

«La Fondazione BPN ha ritenuto di intervenire con urgenza – dichiara il presidente Franco Zanetta – di fronte alla richiesta dell’ospedale, generata dalla pesante emergenza in corso. In questo modo è stato possibile porre a disposizione della Struttura di Anestesia e Rianimazione 1, in tempi rapidi, un dispositivo essenziale per il trattamento dei pazienti affetti dalle gravi conseguenze di coronavirus».

 

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Le due iniziative si sono fuse in un unico obiettivo e in sole 24 ore sono stati raccolti oltre 115 mila euro, tra donazioni on line e versamenti su conto corrente. «La sensibilità e l’impegno dimostrato dai giovani e dalla Fondazione Capurro – prosegue Minola – sono l’ennesima dimostrazione che il territorio è pronto a sostenere le cause importanti e che toccano direttamente un bene fondamentale come la salute. Sono gesti di solidarietà che tengono alto il morale di tutto il personale dell’ospedale duramente impegnato nel contenimento della diffusione del coronavirus e nell’assistenza ai pazienti».

Ma la raccolta fondi non è finita: «Continuate a donare» è il messaggio lanciato dai promotori.

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