Il vescovo Brambilla fa visita al centro estivo di Lumellogno. L’appello del parroco al Comune

Don Mancin lancia un appello al Comune: «Lasciateci gli spazi della scuola primaria anche il prossimo anno»

Il vescovo di Novara, mons. Francio Giulio Brambilla, ha fatto visita ieri, 12 luglio, al centro estivo organizzato dalla parrocchia di Lumellogno dove i bambini partecipanti sono circa 120. «Torno volentieri a trovarvi e vedo che siete tanti, segno che al vostro grest vengono non solo i ragazzi di Lumellogno, ma anche quelli della città. Ringrazio anche gli animatori che prestano un servizio importante per rendere le giornate felici con gioia, amicizia e preghiera» ha detto Brambilla.

La giornata è iniziata con il percorso Pompieropoli allestito dall’Associazione nazionale vigili del fuoco di Novara. I bambini si sono destreggiati in divere attività a tema per imparare le basi della sicurezza e il mestiere del pompiere: discesa del palo, simulazione dello spegnimento dell’incendio e l’ingresso nel grande camion gonfiabile. Al termine, diploma e foto ricordo per tutti.

Tra gli intervenuti, il presidente del Centro servizi per il territorio Novara e Vco, Daniele Gaime, che ha sostenuto l’iniziativa con un progetto specifico. «Siamo al vostro fianco – ha commentato – e come contiamo di potervi aiutare ancora per il futuro nell’organizzazione di questo bel progetto di rete. Rappresento circa 600 associazioni e tante sono le realtà sul territorio che aiutano le famiglie attraverso le attività dei centri estivi».

«Un doveroso ringraziamento a tutte le realtà che ci hanno sostenuto e hanno consentito la realizzazione del grest, che quest’anno dura fino a inizio agosto.– ha concluso il parroco don Fabrizio Mancin –. Rivolgo, anche a nome delle famiglie, un appello al Comune che siamo sicuri non rimarrà inascoltato: poter avere anche l’anno prossimo la disponibilità degli spazi della scuola primaria, che ha trasferito le sue attività in altri plessi, per poter tenere attivo questo servizio estivo a favore di così tanti bambini».

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Il vescovo Brambilla fa visita al centro estivo di Lumellogno. L’appello del parroco al Comune

Don Mancin lancia un appello al Comune: «Lasciateci gli spazi della scuola primaria anche il prossimo anno»

Il vescovo di Novara, mons. Francio Giulio Brambilla, ha fatto visita ieri, 12 luglio, al centro estivo organizzato dalla parrocchia di Lumellogno dove i bambini partecipanti sono circa 120. «Torno volentieri a trovarvi e vedo che siete tanti, segno che al vostro grest vengono non solo i ragazzi di Lumellogno, ma anche quelli della città. Ringrazio anche gli animatori che prestano un servizio importante per rendere le giornate felici con gioia, amicizia e preghiera» ha detto Brambilla.

La giornata è iniziata con il percorso Pompieropoli allestito dall’Associazione nazionale vigili del fuoco di Novara. I bambini si sono destreggiati in divere attività a tema per imparare le basi della sicurezza e il mestiere del pompiere: discesa del palo, simulazione dello spegnimento dell’incendio e l’ingresso nel grande camion gonfiabile. Al termine, diploma e foto ricordo per tutti.

Tra gli intervenuti, il presidente del Centro servizi per il territorio Novara e Vco, Daniele Gaime, che ha sostenuto l’iniziativa con un progetto specifico. «Siamo al vostro fianco – ha commentato – e come contiamo di potervi aiutare ancora per il futuro nell’organizzazione di questo bel progetto di rete. Rappresento circa 600 associazioni e tante sono le realtà sul territorio che aiutano le famiglie attraverso le attività dei centri estivi».

«Un doveroso ringraziamento a tutte le realtà che ci hanno sostenuto e hanno consentito la realizzazione del grest, che quest’anno dura fino a inizio agosto.– ha concluso il parroco don Fabrizio Mancin –. Rivolgo, anche a nome delle famiglie, un appello al Comune che siamo sicuri non rimarrà inascoltato: poter avere anche l’anno prossimo la disponibilità degli spazi della scuola primaria, che ha trasferito le sue attività in altri plessi, per poter tenere attivo questo servizio estivo a favore di così tanti bambini».

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