In 200 in piazza Duomo a Novara: «Siamo tutori della salute, noi vogliamo lavorare»

Si è tenuta questa mattina, giovedì 1 aprile, la manifestazione organizzata da Confcommercio Alto Piemonte. In 200 e forse anche di più le persone che hanno risposto presente e che si sono presente in piazza Duomo nel pieno rispetto delle regole.

«Siamo i tutori della salute, noi vogliamo tornare a lavorare, chi viene nei nostri ristoranti è distanziato. Non vogliamo essere contrari alle regole e aprire comunque, vogliamo farlo in modo giusto e legittimo» è stata la voce comune dei presenti. Tutti con cartelli alla mano: “Tu ci chiudi, tu ci indennizzi”; “Se muore il turismo muore l’Italia”; “Sos salviamo le nostre attività”; “Troppe spese, pochi aiuti” solo alcune delle scritte che i presenti hanno mostrato con convinzione. Quasi venti le sigle associative presenti: Le sigle associative presenti saranno Federalberghi, Federazione Moda Italia, FIVA venditori ambulanti, FIPE pubblici esercizi, FNAARC agenti di commercio, FIMAA agenti immobiliari, Federpreziosi, SILB locali da ballo, Federfiori, Federmobili, Assofranchising, Federcamping, Federgrossisti, Federottica, FIDA dettaglianti alimentari, Attività Sportive Confederate, ALI librai, Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio, Gruppo Terziario Donna Confcommercio.

Molte si sono date spazio a vicenda sul palchetto allestito in piazza e fra loro anche il presidente della Provincia Federico Binatti, l’assessore al Commercio di Novara Elisabetta Franzoni e il sindaco Alessandro Canelli: «Dopo un anno essere ancora qui a soffrire è tremendo. Nessuno vuole che ciò avvenga, la ricaduta è fortemente negativa, anche dal punto di vista della comunità tutta». Durante le parole del primo cittadino si sono accesi un po’ gli animi, qualcuno ha alzato la voce sempre con l’obiettivo di far valere la propria posizione: tornare a lavorare.

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In 200 in piazza Duomo a Novara: «Siamo tutori della salute, noi vogliamo lavorare»

Si è tenuta questa mattina, giovedì 1 aprile, la manifestazione organizzata da Confcommercio Alto Piemonte. In 200 e forse anche di più le persone che hanno risposto presente e che si sono presente in piazza Duomo nel pieno rispetto delle regole.

«Siamo i tutori della salute, noi vogliamo tornare a lavorare, chi viene nei nostri ristoranti è distanziato. Non vogliamo essere contrari alle regole e aprire comunque, vogliamo farlo in modo giusto e legittimo» è stata la voce comune dei presenti. Tutti con cartelli alla mano: “Tu ci chiudi, tu ci indennizzi”; “Se muore il turismo muore l’Italia”; “Sos salviamo le nostre attività”; “Troppe spese, pochi aiuti” solo alcune delle scritte che i presenti hanno mostrato con convinzione. Quasi venti le sigle associative presenti: Le sigle associative presenti saranno Federalberghi, Federazione Moda Italia, FIVA venditori ambulanti, FIPE pubblici esercizi, FNAARC agenti di commercio, FIMAA agenti immobiliari, Federpreziosi, SILB locali da ballo, Federfiori, Federmobili, Assofranchising, Federcamping, Federgrossisti, Federottica, FIDA dettaglianti alimentari, Attività Sportive Confederate, ALI librai, Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio, Gruppo Terziario Donna Confcommercio.

Molte si sono date spazio a vicenda sul palchetto allestito in piazza e fra loro anche il presidente della Provincia Federico Binatti, l’assessore al Commercio di Novara Elisabetta Franzoni e il sindaco Alessandro Canelli: «Dopo un anno essere ancora qui a soffrire è tremendo. Nessuno vuole che ciò avvenga, la ricaduta è fortemente negativa, anche dal punto di vista della comunità tutta». Durante le parole del primo cittadino si sono accesi un po’ gli animi, qualcuno ha alzato la voce sempre con l’obiettivo di far valere la propria posizione: tornare a lavorare.

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