Il passaggio di consegne tra Attilio Fontana ed Alberto Cirio, presidenti della Lombardia e del Piemonte, che ospiterà l’edizione del 2023, ha concluso questa mattina nella Villa Reale di Monza la prima edizione de “L’Italia delle Regioni”, l’evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni che oggi ha visto la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Anticipando alcuni aspetti della prossima edizione, il presidente Cirio ha sottolineato che «il Piemonte è una Regione che ha dato tanto all’Italia e l’idea di riunire tutti i presidenti di Regione all’interno del palazzo che ha ospitato il primo Senato d’Italia ha un valore non solo simbolico, ma anche concreto: la necessità di lavorare insieme tra Regioni e con il Governo nazionale, proprio seguendo lo spirito con il quale il presidente Mattarella ci ha unito nel suo intervento».
«Per noi sarà anche il modo – ha continuato il presidente Cirio – per ringraziare tutte le Regioni d’Italia. Il Piemonte ha vissuto nei decenni scorsi il fenomeno migratorio con grande forza e ci sono tantissime comunità che hanno dato un contributo fondamentale alla crescita del nostro territorio. Il prossimo anno tutti i Presidenti delle loro Regioni di origine verranno in Piemonte ed insieme li ringrazieremo per quanto hanno fatto. L’Italia è un Paese straordinario perché sono straordinari gli italiani». La seconda giornata dell’evento organizzato per valorizzare la ricchezza, l’identità e la specificità dei territori italiani ed avviare una riflessione articolata sulle prospettive del nuovo regionalismo nel nostro Paese, con particolare riguardo all’autonomia differenziata, si è aperta con gli interventi di Michele Emiliano e Massimiliano Fedriga, rispettivamente vicepresidente e presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che hanno presentato gli esiti dei tavoli di lavoro svoltisi ieri a Milano, per delineare in modo più chiaro ed efficiente le forme di collaborazione tra Stato e Regioni nella definizione delle politiche pubbliche e, allo stesso tempo, delle rispettive responsabilità.
È stata anche firmata l’Intesa che riconosce la Conferenza delle Regioni quale organo comune delle Regioni e Province autonome.