In Piemonte si studia il primo squalo palombo nato senza papà

Ispera (speranza in sardo), è infatti venuta alla luce in una vasca in cui vivono esclusivamente due femmine

In Piemonte si studia il primo squalo palombo (Mustelus mustelus) nato senza papà. La cucciola è sotto la lente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte per accertare che la riproduzione sia effettivamente avvenuta senza alcun contributo da parte di un esemplare di maschio. Ispera (speranza in sardo), è infatti venuta alla luce nell’acquario Cala Gonone, sito nell’omonima frazione di Dorgali nella costa est della Sardegna, in cui vivono esclusivamente due femmine adulte di palombo.

Com’è possibile? La natura è in grado di fare anche questo, grazie a un processo riproduttivo chiamato partenogenesi, che «prevede la formazione di gameti, senza la necessità di fecondazione perché si attui lo sviluppo della cellula uovo – spiega l’Istituto Zoopfilattico – Questa strategia riproduttiva è stata descritta in gruppi animali molto diversi: negli invertebrati (e.g., ape da miele Apis spp., insetto stecco Bacillus rossius, etc.) piuttosto che nei vertebrati come rettili e pesci. Nei mammiferi non sono noti casi di partenogenesi naturale, poiché si affidano a un processo chiamato imprinting genomico».

Il compito dell’Istituto piemontese è quello di condurre analisi genetiche che possano confermare che si tratti proprio di partenogenesi, già riscontrata su altre specie di squali in cattività.

«L’evento riproduttivo, se confermato dalle analisi genetiche, sarebbe il primo caso documentato al mondo di partenogenesi in uno squalo palombo Mustelus mustelus. La nascita di “Ispera” è in ogni caso una buona notizia – sottolineano dall’Istituto piemontese – perché la specie, a causa della pesca eccessiva, è a grave rischio di estinzione tanto da essere stata inserita nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN, International Union for Conservation of Nature)». 

Il Mustelus mustelus è uno squalo della famiglia dei Triakidae, conosciuto comunemente anche come palombo. È diffuso nell’Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo, non è pericoloso per l’uomo, può raggiungere la taglia massima di 2 metri ed eccezionalmente i 24 anni di età.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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In Piemonte si studia il primo squalo palombo nato senza papà

Ispera (speranza in sardo), è infatti venuta alla luce in una vasca in cui vivono esclusivamente due femmine

In Piemonte si studia il primo squalo palombo (Mustelus mustelus) nato senza papà. La cucciola è sotto la lente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte per accertare che la riproduzione sia effettivamente avvenuta senza alcun contributo da parte di un esemplare di maschio. Ispera (speranza in sardo), è infatti venuta alla luce nell’acquario Cala Gonone, sito nell’omonima frazione di Dorgali nella costa est della Sardegna, in cui vivono esclusivamente due femmine adulte di palombo.

Com’è possibile? La natura è in grado di fare anche questo, grazie a un processo riproduttivo chiamato partenogenesi, che «prevede la formazione di gameti, senza la necessità di fecondazione perché si attui lo sviluppo della cellula uovo – spiega l’Istituto Zoopfilattico – Questa strategia riproduttiva è stata descritta in gruppi animali molto diversi: negli invertebrati (e.g., ape da miele Apis spp., insetto stecco Bacillus rossius, etc.) piuttosto che nei vertebrati come rettili e pesci. Nei mammiferi non sono noti casi di partenogenesi naturale, poiché si affidano a un processo chiamato imprinting genomico».

Il compito dell’Istituto piemontese è quello di condurre analisi genetiche che possano confermare che si tratti proprio di partenogenesi, già riscontrata su altre specie di squali in cattività.

«L’evento riproduttivo, se confermato dalle analisi genetiche, sarebbe il primo caso documentato al mondo di partenogenesi in uno squalo palombo Mustelus mustelus. La nascita di “Ispera” è in ogni caso una buona notizia – sottolineano dall’Istituto piemontese – perché la specie, a causa della pesca eccessiva, è a grave rischio di estinzione tanto da essere stata inserita nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN, International Union for Conservation of Nature)». 

Il Mustelus mustelus è uno squalo della famiglia dei Triakidae, conosciuto comunemente anche come palombo. È diffuso nell’Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo, non è pericoloso per l’uomo, può raggiungere la taglia massima di 2 metri ed eccezionalmente i 24 anni di età.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.